Il 31 agosto 1980 le forze dell'ordine ritrovarono in una cabina telefonica di Bologna un documento con l'intestazione «Da Tuti a Mario Guido Naldi». Questo sarebbe stato fatto per coprire la responsabilità della NATO, le cui forze, forse caccia inglesi e francesi col colpevole disinteresse o assenso del governo italiano, avrebbero lanciato un missile per tentare di colpire il jet privato del leader libico Gheddafi (che si trovava in volo sul Mediterraneo), centrando invece l'aereo civile italiano e un caccia libico ritrovato in Calabria. Dopo la morte di Licio Gelli, nel 2015, Paolo Bolognesi ha ribadito la sua convinzione che l'ex capo della P2 fosse il mandante e l'organizzatore della strage, in vista di un nuovo tentativo di golpe previsto secondo lui nel 1981[50], depositando un esposto in Procura già nel 2012[51]. I giudici accoglieranno nei fatti il «teorema Amato», pur arrivando a condannare solo esecutori e depistatori, dal nome del giudice assassinato. Anche un amico di Sparti, Fausto De Vecchi, arrestato con lui, affermerà la versione del testimone, ma poi smentirà e cadrà in contraddizione. 11 ottobre 1993: inizio del secondo processo d'appello. Nella IX legislatura era stata insediata dal Parlamento italiano la Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2, i cui atti sono disponibili online nel sito del Senato. Imputati di calunnia aggravata al fine di assicurare l'impunità agli autori della strage: Giuseppe Belmonte, Licio Gelli, Pietro Musumeci e Francesco Pazienza. 40 anni dalla strage di Bologna… lalamettalamiascelta . +39 (338) 2058295 Mangiameli avrebbe raccontato a Spiazzi dell'omicidio di Mario Amato e di un progetto per assassinare il giudice che indagò su piazza Fontana, Giancarlo Stiz. Nel 2015 il giudice per le indagini preliminari Bruno Giangiacomo, su richiesta del PM, ha archiviato la pratica, prosciogliendoli con sentenza di non luogo a procedere[127]. Condannati per banda armata: Gilberto Cavallini, Massimiliano Fachini, Valerio Fioravanti, Egidio Giuliani, Francesca Mambro, Sergio Picciafuoco, Roberto Rinani e Paolo Signorelli. Tutto questo risulterà essere un montaggio costruito a tavolino, utilizzando vecchie informazioni e notizie completamente inventate. Movente fragile, Wikileaks, Giovanardi chiese aiuto agli Usa. Sono veramente ignoti gli ispiratori dell'eccidio del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna? +39 (051) 253725 - Cell. L'11 dicembre 1985 i giudici istruttori Vito Zincani e Sergio Guastaldo, accogliendo le richieste dei magistrati Libero Mancuso e Attilio Dardani, emisero venti mandati di cattura[53] e il 14 giugno 1986 furono rinviate a giudizio altrettante persone[54]. I casi di Blu Notte, Strage di Bologna: gli infermieri che soccorsero le vittime riportano le loro testimonainze, Disperata corsa agli ospedali anche con gli autobus e i taxi, Bologna,2 agosto 1980: foto e video per ricordare la strage, Strage di Bologna, le Ferrovie riattivano l'orologio. Nonostante la condanna, anche Ciavardini ha continuato a dichiararsi innocente. Assolti dall'imputazione di strage: Massimiliano Fachini, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Sergio Picciafuoco, Roberto Rinani e Paolo Signorelli. Pellegrino, nell'intervista, dichiarò[119]: «Tutto questo ha un senso nell'Italia del 1969: c'erano il movimento studentesco, l'autunno caldo, Giuseppe Saragat al Quirinale, il governo debole di Mariano Rumor. Nel 2017 viene rinviato a giudizio Gilberto Cavallini, un altro ex NAR, con l'accusa di concorso in strage per aver offerto supporto e copertura agli altri terroristi. Le vittime furono 85, suddivise per nazionalità nella tabella seguente: La vittima più giovane aveva 3 anni (Angela Fresu), la più anziana 86 anni (Antonio Montanari). La valigia era stata messa sul treno da un sottufficiale dei carabinieri e conteneva oggetti personali di due estremisti di destra, un francese e un tedesco, chiamati Raphael Legrand e Martin Dimitris[19]. Mario Tuti era un altro estremista che dal carcere spediva articoli al Naldi per la rivista Quex. Un comunicato di Terza Posizione, che in quel periodo aveva rotto i rapporti con i NAR, definì Mangiameli come l'ultima e ulteriore vittima della strage[89]. Nonostante le critiche dell'opposizione, il sindaco, pur non ammettendo di aver accolto l'invito che veniva da una parte della sua maggioranza, così fece per tutte e cinque le celebrazioni che lo videro protagonista. Oltre alle cosiddette trame della strategia della tensione, c'è chi indica come movente la ritorsione degli ambienti dell'estrema destra. Anniversari 2 agosto 1980: le foto della strage alla stazione di Bologna Per ricordare la terribile esplosione che, 28 anni fa, provocò 85 morti e più di 200 feriti, abbiamo deciso di pubblicare le foto di allora, recuperate dall'archivio di Zero in condotta. "I mandanti sono Gelli e i Servizi deviati", Strage di Bologna, Fioravanti e Mambro dovranno risarcire 2 miliardi allo Stato, Strage di Bologna, Mambro e Fioravanti condannati a risarcire 2 miliardi di euro, Due miliardi di risarcimento chiesti a Mambro e Fioravanti, La storia siamo noi: la strage di Bologna. Furono 85 le vittime della strage del 2 agosto 1980 Bologna, 2 agosto 2018 – Di quanto accadde 38 anni fa si è detto molto, nonostante tanto sia ancora da accertare. Morti il 2 agosto. Sapevo di averlo condannato a morte, Strage di Bologna, il giudice Rosario Priore: "Chiedete a Carlos, lui potrebbe dire cose che non immaginiamo", Bologna 1980: la mano dei Servizi sulla strage, strategia della tensione in "Dizionario di Storia", Esclusivo, strage di Bologna. In secondo luogo perché il Sismi poteva contare sull'appoggio di importanti magistrati alla Procura della repubblica. La storia mai raccontata della diplomazia parallela italiana, Il piombo e la celtica. Il presidente dell'Associazione, Paolo Bolognesi, ha affermato che essi vanno cercati nelle istituzioni dell'epoca e in gruppi come la P2[11]. Assolti: Massimiliano Fachini e Roberto Rinani. Stabilirono che i NAR erano sfruttati e manovrati da altri neofascisti più esperti, e che lo «spontaneismo» fosse una copertura, mentre la direzione del terrorismo nero fosse ancora nelle mani dei vecchi ordinovisti e dei membri di Avanguardia Nazionale.[42][43][44]. L'avvocato di parte civile: "Inquietanti collegamenti con apparati dello Stato deviati", Strage di Bologna, chiuse le indagini: "Bellini esecutore, Licio Gelli mandante", Cossiga compie 80 anni: Moro? L'operazione, chiamata «Terrore sui treni», si dimostrò un falso del gruppo deviato del SISMI, che voleva accreditare la tesi della pista estera, facendo riferimento a una fonte che doveva restare segreta. 2 agosto 1980, 40 anni fa la strage di Bologna - La strage fu il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo Dopoguerra, al culmine della strategia della tensione. Nessun esponente del Governo ha presenziato alla commemorazione del 2 agosto 1980, il giorno della strage alla stazione di Bologna. Infatti ci furono da subito alcune rivendicazioni prima da parte dei NAR con una telefonata risultata partita da una sede fiorentina del SISMI, poi dalle Brigate Rosse, seguite da altrettante telefonate di smentita da parte di militanti dei due gruppi terroristici, fatti che contribuirono a creare depistaggio[31]. Il 10 luglio 1980, nel carcere di Padova, il detenuto neofascista Luigi Vettore Presilio aveva rilasciato una dichiarazione al giudice istruttore Giovanni Tamburino, in cui si alludeva a un «evento straordinario» previsto per i primi di agosto, che «avrebbe riempito le pagine dei giornali»[90][91][92]. [senza fonte][80]. Prima della strage i NAR organizzarono molte azioni punitive, come l'uccisione di Mario Amato, il sostituto procuratore che aveva fatto arrestare Pierluigi Concutelli di Ordine Nuovo per l'omicidio del giudice Vittorio Occorsio e che stava scoprendo le connessioni dei neofascisti con la malavita romana organizzata, e Bologna sarebbe quindi legata all'Italicus, che doveva passare proprio per questa stazione[118]. Il cippo commemorativo nella stazione di Bologna contiene l'elenco delle «vittime del terrorismo fascista». Depistaggi per l'"amico" Gheddafi, Processo per le «deviazioni» del Sismi 9 anni a Musumeci, 8 e mezzo a Pazienza, Non esisteva il Super-Sismi ma un gruppo di imbroglioni, «Non ci fu super-Sismi» ma attività censurabili, "Io, Gelli e la strage di Bologna". La Cassazione annullò la sentenza, ordinando un nuovo processo[63], e nel nuovo dibattimento furono confermati i 30 anni per strage[64]. Nella sala d'attesa di seconda classe viene sistemata una borsa con esplosivo collegato con un timer ad innesco elettrico. Ci fosse stata una bomba, qualche frammento si sarebbe trovato», Morto il generale Santovito discusso ex capo del Sismi, Strage di Bologna. Più tardi, dopo aver parlato con Paolo Bolognesi, affermò con incertezza che la donna poteva essere la Mambro, ma non fu convocata fra i testimoni del processo, fatto che avrebbe aggravato forse ulteriormente la posizione degli accusati[86]. Sarebbe bastato al Presidente affacciarsi al balcone con la pipa in bocca per far insorgere l'Italia intera in sua difesa. Anche in questo caso, tuttavia, occorre tenere conto delle elusività di Vinciguerra, della mancanza di conferme da parte delle fonti di Angelo Izzo, nonché di alcuni elementi non chiari della deposizione Spiazzi a suo tempo messi in evidenza dalla sentenza ordinanza dei Giudici Istruttori di Bologna del 14.6.1986. Un altro testimone dei processi, decisivo in particolare per la condanna di Ciavardini, fu il criminale comune e militante neofascista Angelo Izzo[105], che ha reso numerose e controverse testimonianze sugli anni di piombo, talvolta false[106]. Di seguito un elenco di tutti i nomi, seguiti dall'età: Il 2 agosto è considerata la giornata in memoria di tutte le stragi, e la città di Bologna con l'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 organizzano ogni anno il Concorso internazionale di composizione "2 Agosto" con concerto in piazza Maggiore[130]. Secondo questa pista, la bomba di Bologna doveva quindi accreditare la tesi della «bomba di Ustica», riproposta molte volte negli anni[123], ad esempio da Carlo Giovanardi e da Paolo Guzzanti, e molto gradita a livello teorico dai diplomatici statunitensi[124]. +39 (051) 253925 - Fax. Il 13 gennaio 1981 in uno scompartimento di seconda classe del treno Espresso 514 Taranto-Milano fu scoperta una valigia che conteneva otto lattine piene di esplosivo, lo stesso esplosivo che fece esplodere la stazione[19], un mitra MAB, un fucile automatico da caccia, due biglietti aerei Milano-Monaco e Milano-Parigi. Tre casi per il maresciallo Santovito, Schegge contro la democrazia. [senza fonte] Effettivamente Mara «Jeanne» Cogolli partì da Bologna all'alba di sabato 2 agosto, in compagnia dell'amico Mario Guido Naldi[95]. Carlo Federico Grosso", "Contributo alla verità" "stralcio dalla", "Contributo alla verità" "dai documenti del comitato pro Fioravanti - Mambro", "Contributo alla verità" "Sentenza del 16 maggio 1994". Dalla guerra di strada allo spontaneismo armato, Bomba o non bomba. Oggi è l'anniversario della Strage di Bologna: 2 agosto 1980, 23 chili di tritolo alle 10.25 fecero 85 morti e sventrarono una stazione affollata dal popolo delle vacanze. Per tutti gli imputati cadde l'accusa di associazione per delinquere[38]. Lo stesso Bolognesi ha scritto, con Roberto Scardova, il libro Stragi e mandanti. Da Ustica a Bologna. Vinciguerra, arrestato nel 1979, sta scontando l'ergastolo nel carcere di Opera: non ha ricevuto gli sconti di pena possibili dopo 26 anni né ha mai avuto lo status di collaboratore di giustizia, ma è diventato uno dei più convinti accusatori dei neofascisti nella strategia della tensione. Il 2 agosto 1980 la strage di Bologna, esseri umani non numeri. Bologna, 9 marzo 1987: inizio del processo di primo grado. Stragi, ma i magistrati di Bologna hanno interrogato Spiazzi? Il 2 agosto 1980, alle ore 10,25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. In seguito si scoprì che il documento era falso, scritto su carta intestata dei servizi segreti e arrivato per vie anonime, poiché nel 1982 Martini non era ancora arrivato ai vertici del controspionaggio militare (era vicesegretario generale della Difesa), mentre Inzerilli non poteva siglare i documenti in quanto era direttore di divisione del SISMI. In occasione del 40º anniversario dell'attentato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio alle vittime deponendo una corona di fiori nei pressi della lapide posta all'interno della stazione ferroviaria di Bologna. La stessa sentenza di condanna degli esecutori emessa della Cassazione afferma che, se essi sono accertati, il movente occulto è oscuro, così come i mandanti[11][119]. Il 9 settembre del 1980, Francesca Mambro, Valerio e Cristiano Fioravanti (secondo la testimonianza resa da quest'ultimo), con Giorgio Vale e Dario Mariani, uccisero Mangiameli e gettarono il corpo zavorrato in un bacino artificiale[19]. Tutto ciò considerato, allo stato degli atti, conviene disporre il proscioglimento di Stefano Delle Chiaie e dell'intera dirigenza di Avanguardia Nazionale dai delitti loro rispettivamente ascritti concernenti la strage di Bologna del 2 agosto 1980 per non aver commesso i fatti». Bologna si ferma: è scoppiata una bomba nella sala d’aspetto della stazione, provocando il crollo di una parte della struttura. Il caso Ciavardini, La minaccia e la vendetta. L'incriminazione e la condanna dei tre esecutori neofascisti si basò principalmente sulla testimonianza del criminale comune Massimo Sparti e del militante di destra Luigi Vettore Presilio, entrambi ex simpatizzanti del gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo (Sparti fu vicino anche alla Banda della Magliana, per la quale compì numerosi reati). Il 30 gennaio 2003 la Cassazione confermò le due assoluzioni. Ustica e Bologna: un filo tra due stragi, Memoria mare. Ecco perché severamente, ma soprattutto ostinatamente, aspettiamo»[32]. Fioravanti e Mambro per la strage sono stati condannati in primo grado nel 2014 a risarcire, versandoli alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell'Interno, la cifra di oltre due miliardi di euro (2.134.274.007,02 euro), più gli interessi, dalla sentenza al saldo effettivo, e 22.500 euro di spese processuali[78] ma risultando incapienti difficilmente potranno pagare questa somma e lo Stato potrà prelevare solo alcune centinaia di euro mensili dai loro stipendi[79]. Il ritrovamento era stato possibile in seguito a una segnalazione dei servizi segreti. Anche chi sostiene nettamente la veridicità della sentenza ufficiale, afferma talvolta che, se i neofascisti dei NAR collocarono l'esplosivo militare in nome dello «spontaneismo armato» e della loro ideologia, furono spinti da qualcuno più in alto (il che spiegherebbe la mancata rivendicazione), e la P2 e lo stesso SISMI depistarono (ai danni di un altro neofascista, Stefano Delle Chiaie) per motivi poco chiari[1]. In base ai rapporti della DIGOS, e anche in base alle testimonianze e dichiarazioni dei detenuti, finirono sotto inchiesta: Roberto Fiore e Massimo Morsello, Gabriele Adinolfi, Sergio Calore[32], Francesca Mambro[32], Elio Giallombardo, Amedeo De Francisci, Massimiliano Fachini[32], Roberto Rinani, Valerio Fioravanti[32], Claudio Mutti, Mario Corsi, Paolo Pizzonia, Ulderico Sica, Francesco Bianco, Alessandro Pucci, Marcello Iannilli, Paolo Signorelli, Pierluigi Scarano, Francesco Furlotti, Aldo Semerari, Guido Zappavigna, Gianluigi Napoli, Fabio De Felice e Maurizio Neri.