Dopo il contributo di Gualtiero Grassucci, vi proponiamo una riflessione di Domingo Paola, insegnante di matematica e fisica presso il liceo statale “G. Temi per la classe I/II media: Il diario e l’autobiografia. Non c’è apprendimento senza una. Senza proseguire oltre in un’elencazione che potrebbe riuscire infinita, concludo questa parte con una considerazione di ordine più spiccio – a ciascuno di noi, riandando con il pensiero agli anni della scuola, balza alla mente la figura di almeno un insegnante, uno, che ne abbia segnato l’esperienza come studente e come persona, del quale resta indelebile nel ricordo il valore di educatore attraverso la capacità di coinvolgere e lasciare segni duraturi. Tornando al tema della didattica a distanza, un’ulteriore riflessione è d’obbligo, legata alle modalità di apprendimento in un contesto alterato rispetto a quello tradizionale. Perché la lontananza fisica, quando addirittura non l’isolamento, non possono né devono significare abbandono”, Perché in questo essenziale elemento consiste il ‘fare scuola’: insegnare e apprendere, insieme”, . Temi per la classe I media sulla Favola. Essenzialmente perché sono genitori e non insegnanti e tali competenze non rientrano nell’esercizio del loro ruolo. &nbs Da un lato, sono convinta che tutto quanto stiamo adesso vivendo farà crescere la nostra scuola, dotandola di una ricchezza nella molteplicità degli approcci didattici che nessuna riforma era finora stata in grado di attuare con tale repentinità e pervasività – perché, come si dice, facendo “di necessità virtù”, mai come in questi giorni la strumentazione informatica aveva rivelato le proprie enormi potenzialità nella veicolazione di contenuti e nella strutturazione di attività didattiche, finendo in mano ad un numero così elevato di insegnanti e di famiglie. Quelle a seguire, ci tengo a sottolinearlo, sono considerazioni di ordine del tutto personale su aspetti della didattica a distanza senza alcuna pretesa di organicità od esaustività, nel tentativo di leggere alcuni aspetti della straordinarietà del presente attraverso riferimenti alla scuola e alla didattica di sempre. L’anno scolastico in presenza è finito. Sì, perché la difficoltà nella partecipazione alle attività è inversamente proporzionale all’età degli alunni – in altre parole, tanto più piccoli sono gli utenti, tanto minore sarà la loro autonomia, con l’inevitabile conseguenza della necessità di mediazione da parte della famiglia, almeno per gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, con tutte le implicazioni del caso: genitori che hanno a disposizione un sola postazione dalla quale sono già magari in due a svolgere, a turno, famiglie per le quali  seguire due o tre figli nello svolgimento dei compiti assegnati a distanza diventa un vero e proprio lavoro senza che, è giusto considerarlo, siano spesso in possesso delle abilità specifiche per farlo. 10:30-11:30 – Mario Gineprini, Scrivere un testo argomentativo; 12:00-13:00 – Strategie e trucchi per insegnare e imparare a distanza (in collaborazione con l’IS Polo Luciano Bianciardi) 13:30-14:30 – Thomasin Brelstaff, La certificazione di inglese; 15:00-16:00 – Andrea Maiello, Strumenti digitali per una didattica a distanza Mariateresa Chieli Leggi gli appunti su testo-argomentativo-sui-pro-e-contro-l'utilizzo-dei-tatuaggi- qui. In questi giorni nel paese si è acceso un dibattito abbastanza vivace sulla riapertura delle scuole, in cui si sottolinea da molte parti, e molto giustamente, quanto sia importante anche la scuola come ambiente fisico, relazionale, ambiente anche di corporeità. Questo perché si suppone che la tecnologia e il mondo online sia il loro pane quotidinano e che, quindi, non abbiano riscontrato alcun problema. La scuola ha molti problemi da tanto tempo. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Webinar per la didattica a distanza a libera consultazione di docenti e … Così, da un giorno all’altro le istituzioni scolastiche si sono trovate nella condizione di condurre l’ordinario nella straordinarietà senza soluzione di continuità attraverso una, contrasta con il criterio di sostanziale uniformità che di fatto da sempre governa scelte ed azioni della scuola pubblica a livello nazionale. di Sant’Agostino; o ancora, della devozione di Dante che ricorda con affetto il proprio maestro Brunetto Latini, pur collocandolo all’Inferno per ben note ragioni di ordine politico, e comunque elevando al rango di guida il Maestro per eccellenza, Virgilio. testo argomentativo sulla scuola a distanza. Tutti non utilizziamo al massimo i mezzi di cui disponiamo per ignoranza, molte funzionalità non sono a conoscenza né nostra né dei docenti. Nonostante tutto ciò, tuttavia, mi sento di prenderne in considerazione gli, che ritengo facciano largamente da contrappeso a quanto appena esposto. Per noi studenti il lavoro si concentrerebbe in una produzione che richiede tempo di elaborazione, solo il pensare cosa fare è un’attività che richiede tempo. Qualsiasi sia il mezzo attraverso cui la didattica si esercita, non cambiano il fine e i principi. E ancora: “Perché in questo essenziale elemento consiste il ‘fare scuola’: insegnare e apprendere, insieme”. Una mancanza di rispetto che talvolta si rivolge anche ad altri professori. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. I pregi della didattica a distanza sono, ovviamente, la comodità di poter gestire autonomamente lo studio e, devo ammettere, la libertà di poter dormire un po’ di più al mattino. Sulla pagina "DIDATTICA A DISTANZA" i genitori possono trovare le proposte di approfondimento, compiti, schede di accompagnamento ed attività a disposizione degli alunni. Nonostante tutto ciò, tuttavia, mi sento di prenderne in considerazione gli aspetti positivi che ritengo facciano largamente da contrappeso a quanto appena esposto. Progettazione euristica a distanza: un vero e proprio compito di realtà. L’insight che risolve l’enigma? A fronte di tutto ciò, non è semplice né scontato che “ogni studente sia coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento”, come si legge ancora nella Nota n.388, quando diventa difficile insegnare ad apprendere attraverso l’esperienza a distanza, e quando quel rapporto umano tra maestro ed allievo subisce per forza di cose una rivisitazione nella modalità “non in presenza”. Come si legge nella Nota 388, “la Scuola ha il compito di rispondere in maniera solida, solidale e coesa, dimostrando senso di responsabilità, di appartenenza e di disponibilità, ma soprattutto la capacità di riorganizzarsi di fronte a una situazione imprevista, senza precedenti nella storia repubblicana, confermando la propria missione. Ma per me il problema è molto più profondo: non è solo il sistema di valutazione, è ciò che viene valutato. Mal di testa, bruciore agli occhi, stanchezza e continua possibilità di distrazione. Quali sono invece i contro di questo metodo di studio? Latino. Tralasciando ciò che la didattica online forzata toglie alla scuola di più importante, e cioè i rapporti umani, trascriviamo il parere di Giulia Brilli (17 anni), portavoce degli studenti di un liceo classico pugliese. Ma io e miei compagni sentiamo il bisogno di essere ascoltati, di essere compresi, perché la nostra opinione va rispettata. Dopo un mese di intensa attività per pianificare, costruire e realizzare webinar, materiali, video lezioni è forse giunto il momento […] Qualsiasi sia il mezzo attraverso cui la didattica si esercita, non cambiano il fine e i principi. I ragazzi sono pronti al cambiamento, possiamo esserlo tutti? In questo ritengo sia riposto l’enorme valore aggiunto di un ruolo, quello dell’insegnante, che non si esaurisce nell’esecuzione di un compito predefinito al pari di altre professioni, ma acquisisce significato nella misura in cui si connota come vera e propria missione in cui l’aspetto puramente tecnico e didattico non può in alcun modo prescindere da quello umano e relazionale. ANTOLOGIA. Senza proseguire oltre in un’elencazione che potrebbe riuscire infinita, concludo questa parte con una considerazione di ordine più spiccio – a ciascuno di noi, riandando con il pensiero agli anni della scuola, balza alla mente la figura di almeno un insegnante. L’importanza del corpo e dell’abbraccio alla scuola dell’infanzia ai tempi del Covid, Rileggendo i Diari di bordo: toccare con mano i passi avanti, “Ma… il vaccino del Coronavirus non lo hanno ancora trovato?”, Storie in pillole: percorso a distanza alla scuola primaria, Notizie dai nidi: Esserci con e per le famiglie e i bambini nel tempo sospeso. È possibile copiare a scuola, a casa ancor di più. Didattica a distanza - Il testo argomentativo di Tiziana D'Alessandro, classi 3D - 3F Second. Riflessioni sulla didattica a distanza (DAD). Fino a qualche settimana fa in larga misura un’illustre sconosciuta, per la quale è già stato creato uno dei tanti acrostici (DAD) di gusto anglosassone che ormai da anni imperversano nell’orizzonte della scuola italiana e per certi versi riducono concetti, processi e procedure a tecnicismi linguistici che inevitabilmente attraverso l’insignificanza della forma svuotano i contenuti. Come iniziare, riflessioni, materiali da cui attingere La Didattica a distanza è una Didattica digitale e dunque in questo momento (iniziato improvvisamente, ma destinato a durare a lungo) è l’unica possibile. Riflessioni, queste, particolarmente vere nel caso di alunni in difficoltà, cui a tutto ciò si aggiunge l’ineludibile necessità di una, – perché non a caso questo è il nome che contrassegna le aree disciplinari per tale ordine di scuola –  sta esplorando modalità di interventi a distanza che privilegino la relazione, il contatto e la dimensione ludica, come si legge ancora nell’ormai fin troppo citata. Testimonianza di Giulia Brilli, studentessa di Liceo Classico raccontata da Cristiana F. Toscano, […] radicalmente: si parla di lezioni telematiche a scuola – impensabile fino allo scorso anno, di DAD (Didattica a Distanza) e di problemi allo studio legati alla banda larga della propria connessione, chi l’avrebbe mai […], […] dico per i docenti, gli studenti si passano le dritte su come accorciare i tempi di studio con la didattica a distanza. Ecco, mai come oggi il valore intrinseco della scuola è diventato straordinariamente evidente essendo per forza di cose costretti, almeno in parte, a rinunciarvi. Adesso i nodi stanno venendo al pettine. L’obiettivo, in particolare per i più piccoli, è quello di privilegiare la dimensione ludica e l’attenzione per la cura educativa precedentemente stabilite nelle sezioni”. “ogni studente sia coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento”, , quando diventa difficile insegnare ad apprendere attraverso l’esperienza a distanza, e quando quel rapporto umano tra maestro ed allievo subisce per forza di cose una rivisitazione nella modalità “non in presenza”. Ma è così? 1° Didattica a distanza, vademecum per docenti e studenti Undici tesi sulla didattica a distanza. Tempi e modalità della didattica, stabiliti mesi prima, sono di colpo diventati inapplicabili ed è emersa in tutta l… L’amicizia vera esiste, ma riconoscerla spesso non è facile. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. È certo positivo, ma non è abbastanza. “Per la scuola dell’infanzia è opportuno sviluppare attività, per quanto possibile e in raccordo con le famiglie, costruite sul contatto ‘diretto’ (se pure a distanza), tra docenti e bambini, anche solo mediante semplici messaggi vocali o video veicolati attraverso i docenti o i genitori rappresentanti di classe, ove non siano possibili altre modalità più efficaci. “Uffa sono scomode” Storia di una classe seconda e delle mascherine: dalla protesta individuale a una protesta collettiva. Insegnante di italiano e storia classi prima, quarta e terza. Gent. È inaccettabile che i professori si prendano la libertà di seppellirci di consegne quando più li aggrada. La scuola è finita. Studenti e professori hanno carenze nel campo informatico: i primi perché a scuola non si fa informatica, e se si fa è così basilare da non essere produttiva; i secondi perché non hanno corsi di aggiornamento che implementano notevolmente la conoscenza delle tecnologie. In questi giorni ho assistito a tutta una serie di iniziative messe in campo dagli insegnanti del mio istituto, che fin dall’inizio si sono attivati per avviare forme di didattica a distanza in questa dimensione. Così recita ancora la Nota n.388: “Le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. TESTO ARGOMENTATIVO SULLA TECNOLOGIA OGGI: SVOLGIMENTO. Questa è una violazione delle norme sulla privacy. Uno studio sulla conoscenza senza applicazione o senza discussione analitica è arido, non interessa, non stimola. Va valutata, va stimolata, va indirizzata certamente, ma ha valore anche per il solo fatto che sono i nostri pensieri che ci definiscono. Una mancanza di rispetto che talvolta si rivolge anche ad altri professori. Autorizzo il trattamento dei dati personali secondo la, Didattica online: pro e contro dal punto di vista degli studenti, i messaggi del Ministero dell’Istruzione, Quando è il tuo attore preferito a leggerti un audiolibro, Clubhouse: fenomenologia del discusso social network, Zanshin tech: la psicologa Laura Perrini spiega l’arte marziale contro il cyberbullismo, Gli abiti come dichiarazione: i look più significativi dell’insediamento di Biden, Calo iscritti Università: gli studenti preferiscono la formazione a distanza - Redazionali Web - Il Granchio, Like it or not, il futuro è TikTok - Alessia Pizzi, Ho letto e acconsento ai "Termini e Condizioni".