Ai membri delle varie famiglie dell’Osservanza papa Leone XIII, nel 1897, ingiunse di prendere il nome comune di Frati Minori. Find local businesses, view maps and get driving directions in Google Maps. Pensiero espresso chiaramente nella Regola non bollata (Rnb): “I frati annuncino agli increduli la parola di Dio, perché credano in Dio onnipotente Padre Figlio e Spirito Santo come creatore di tutte le cose” (Rnb 16, 7); “Temete e onorate, lodate e benedite, ringraziate e adorate il Signore Iddio onnipotente, nella trinità e unità, Padre Figlio e Spirito Santo, creatore di tutte le cose” (Rnb 21, 2); “Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Iddio, Padre santo e giusto, Signore e Re dell’universo, per te stesso ti rendiamo grazie, perché, per la tua santa volontà e mediante l’unico Figlio tuo nello Spirito Santo, hai creato tutte le cose spirituali e materiali, e noi, fatti a immagine e somiglianza tua…” (Rnb 23, 1ss). Nel 1215, a 22 anni, Chiara fu nominata badessa delle “Povere Dame di San Damiano” (poi dette Clarisse). È una figura di spicco dell’intero continente e un pastore semplice e molto amato nella sua diocesi, che ha girato in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus. Si permetteva ai frati di avere delle Case di formazione per i novizi e si stemperò il concetto di divieto della proprietà privata. grazie al quale dai il nutrimento alle tue creature. Combattente nella guerra tra Assisi e Perugia I viaggi di Francesco in Oriente Difficile non riscontrare in questo passo una similitudine con quanto sta accadendo a Medjugorje (ecco l’ultimo messaggio della Madonna del 25 Maggio 2019 Disumana, invece, era la condizione del malato di lebbra, lasciato solo con sé stesso in balia del suo male. L’invocazione di Francesco al Crocifisso segnò il momento decisivo della sua crisi. In omaggio alla nascita di Gesù, madonna Pica volle partorire il bambino in una stalla improvvisata al pianterreno della casa paterna, in seguito detta “Stalletta” o “Oratorio di San Francesco piccolino”, ubicata presso la piazza principale della città umbra. A questo punto il padre, considerandolo ormai irrecuperabile, anzi pericoloso per sé e per gli altri, lo denunziò al tribunale del vescovo Guido II come dilapidatore dei beni di famiglia. Dopo le ultime prediche all'inizio del 1225, Francesco si rifugiò a San Damiano, nel piccolo convento annesso alla chiesetta da lui restaurata tanti anni prima, dove vivevano Chiara e le sue sorelle. Dopo l’esperienza in Assisi, per la quale era sufficiente l’autorizzazione del Vescovo per predicare il verbum exortationis, Francesco fu come spinto da un impulso interiore a travalicare i confini del contado, per espandere la fragranza della sua gioia nelle località limitrofe. Ad ogni modo, conosceva il provenzale, lingua materna, ed era abile nel mercanteggiare le stoffe dietro gli insegnamenti del padre, che vedeva in lui un valido collaboratore e l'erede dell'attività di famiglia. Sia alla nascita che al fonte battesimale, il padre Pietro di Bernardone dei Moriconi, era assente, e la madre, la nobil donna Pica Bourlemont, d’origine provenzale, gli mise il nome Giovanni. Difficile dirlo. In parallelo all’OFS, si sviluppa anche il Terzo Ordine Regolare (TOR), una forma comunitaria di vita di perfezione con la professione dei consigli evangelici e con un apostolato aperto a tutte le necessità esistenziali dell’uomo: dal servizio pastorale a quello assistenziale educativo e scientifico. La riforma dell’Ordine Il 16 luglio 1228, papa Gregorio IX, a meno di due anni dalla morte, lo proclamò santo, fissandone la memoria liturgica al 4 ottobre. Oltre alle pratiche religiose e ascetiche, i Frati Minori sono tuttora dediti alla predicazione, all’apostolato e all'opera missionaria. La prima approvazione papale Della sua vita, forse, questo sembra l’“episodio più delicato e anche più ardito”, da cui prende inizio l’arte nuova della pedagogia “realistica”, sganciata dall’imperante simbolismo: la rievocazione dei fatti evangelici o la Bibbia dei poveri. Sii lodato, o mio Signore, per sorella lune e le stelle; Alcatraz é um ícone de San Francisco, o local onde ficaram presos criminosos do calibre de Al Capone. Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, Verso la metà del 1220, Francesco dovette ritornare in Italia per rimettere ordine fra i suoi frati, cresciuti ormai in numero considerevole. Come proposta viene fuori la necessità di dare al gruppo una organizzazione interna e garantirne la struttura giuridica. Di fronte al mistero di Dio, Francesco tiene ben distinta la conoscenza dalla dimostrazione della sua esistenza. Superata l’istintiva ripulsa, lo abbracciò e gli consegnò il denaro che possedeva. Al rientro da Spoleto, divenne più riservato solitario e taciturno, ma anche più attento alle esigenze degli altri e più prodigo verso i poveri. Tutta Assisi parlava delle “bizzarrie” di frate Francesco, che viveva in povertà con i compagni laggiù nella pianura e che spesso saliva in città a predicare il Vangelo. Mediando questi dati si può dire che san Francesco aveva un'altezza di 1,59/62 m.; leggermente inferiore alla media di allora che si aggirava per un uomo su 1,65/66 m. Il volto di san Francesco: risposta difficile Francesco, infiammato di spirito d’avventura, si buttò nella lotta fra le due città così vicine e così nemiche. Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, I titoli più suffragati: Pater, Dominus Deus, Omnipotens, Altissimus. Francesco d'Assisi, nato Giovanni di Pietro di Bernardone (Assisi, 1181/1182 – Assisi, 3 ottobre 1226), è stato un religioso e poeta italiano. Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e umiltà profonda. PALO ALTO (CBS SF) – A group of Palo Alto residents have launched a referendum campaign challenging the City Council’s recent decision to … Una volta guarito, tuttavia, il giovane non era più quello di prima: la sofferenza aveva scavato nel suo animo un'indelebile solco. La madre lo curò amorevolmente durante la lunga malattia. Così, tutto impettito nella lussuosa armatura militare a cavallo, e con profonda commozione e vivida speranza, prese commiato dai suoi cari in pena, dagli amici invidiosi e dalla ridente città natale. Come l’immagine tende per sua natura a ritornare alla propria origine, così anche l’essere umano diventa uomo, quando, trascendendo sé stesso, tende a identificarsi con la realtà di cui è immagine. L’Eucaristia rappresenta per Francesco meno un mistero di devozione e di adorazione che la sintesi efficace del disegno di Dio sull’umanità. In diversi luoghi dei suoi Scritti, si parla di una conoscenza di Dio, in cui si possono distinguere tre aspetti diversi e complementari: conoscenza di Dio in sé, conoscenza di Dio nell’uomo e conoscenza di Dio nel mondo. La centralità del Cristo è considerata più nella luce della divinità e dell’uguaglianza con il Padre nello Spirito Santo, che in quello dell’Incarnazione. Chenu, La teologia nel medio evo, Jaca Book, Milano 1972, p. 175); “ogni creatura dell’universo è per noi quasi un libro, un quadro e uno specchio [di Dio]” (Rytmus, cit. Istanze ecclesiali Nell’aspetto della conoscenza di Dio nell’uomo, Francesco rivela anche la sua visione antropologica: “Tanto vale l’uomo quanto vale davanti a Dio, e non di più” (Ammonizione, 19, 3); “Lo Spirito del Signore abita nel cuore dei suoi fedeli” (Ammonizione, 1, 12); “Costruiamo sempre nei nostri cuori una stabile dimora al Signore Iddio onnipotente” (Rnb 22, 27); “Coloro che vivono nella conversione continua e si nutrono con fede dell’Eucaristia, sono benedetti e beati, perché lo Spirito del Signore riposerà su di essi e nei loro cuori costruirà la sua stabile dimora” (Epistola ai Fedeli, I, 3-6); “Lo Spirito del Signore riposerà su di essi e nei loro cuori costruirà la sua stabile dimora” (Epistola ai Fedeli, II, 48). Sembra uno scherzo della storia: Francesco d’Assisi, autodefinitosi “homo sine litteris”, venga celebrato anche fra i poeti e i maestri di spirito. Nel corso della storia sono stati dipinti molti ritratti di Gesù e molti dei quali sono arrivati fino a noi. La glorificazione et sostengo infirmitate et tribulatione. Nel 1209, in seguito a un’ulteriore ispirazione, iniziò a predicare il Vangelo nelle città, mentre si univano a lui i primi discepoli. I Protomartiri francescani Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, Lodato sii mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, We work with your doctor and insurance to always get you the best price and pharmacists are available via phone, text, email, and app Il divin Poeta immortala l’evento con la terzina: “Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno / da Cristo prese l’ultimo sigillo / che le sue membra due anni portarono” (Paradiso, XI, vv. Attraverso l’analisi tematica della frequenza di parole chiavi nei suoi Scritti, emerge un corpus di idee essenziali che contengono una sicura Weltanschauung (concezione del mondo e della vita) originale e geniale insieme. Mentre ancora l'organizzazione si stava consolidando, scoppiarono i primi contrasti. Francesco nacque ad Assisi nel 1182, nel pieno del fermento dell'età comunale. Sii lodato, o mio Signore, per fratello fuoco, Colpita dalle sue parole, prese ad innamorarsi dei suoi ideali di povertà evangelica. Il Natale di Greccio grazie al quale illumini la notte: I resti mortali di colui che è diventato noto come il “Poverello d’Assisi” sono venerati nella Basilica a lui dedicata ad Assisi, precisamente nella cripta della chiesa inferiore. Il termine “sigillo”, raffigurante l’Agnus Dei, secondo l’uso dei lanieri, garantiva l’autenticità della merce soltanto dopo il terzo o “ultimo sigillo”. Aveva deciso, nella sua ingenuità, di porsi al servizio del signore più potente c e ci fosse sulla terra. Di conseguenza, il Natale rivissuto da Francesco non poteva non proiettarsi verso la Pasqua, che, per sé, è sempre preceduta dalla sofferenza della Croce. Gli episodi della sua vita e dei suoi primi seguaci, furono raccolti e narrati nei «Fioretti di San Francesco», opera di un anonimo trecentesco, che contribuì nel tempo alla larga diffusione del suo culto, unitamente alla prima e seconda «Vita», scritte dal suo discepolo Tommaso da Celano (1190-1260), su richiesta di papa Gregorio IX. Dai due testi mariani, il Saluto alla Vergine e l’Antifona all’Ufficio della passione, si ricava l’impressione che le idee di Francesco derivino più da un atteggiamento di fede vissuta nella dottrina insegnata dalla Chiesa, che da uno studio sull’argomento. Innumerevoli sono le chiese, le parrocchie, i conventi, i luoghi pubblici che portano il suo nome. In breve tempo, riconobbe che quelle parole di Gesù costituivano la risposta alle sue preghiere e alle sue domande. Solo dopo che Chiara ebbe mostrato ai parenti il segno della sua consacrazione, essi si convinsero a lasciarla stare. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d'Italia: dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli chiamava “frati”, cioè “fratelli”. Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, La voce del Crocifisso la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Il contesto cristologico, pur essendo meno appariscente, è profondamente presente, tanto da costituire il centro della vita di Francesco. Nell'estate del 1224 Francesco si ritirò sul monte della Verna nel Casentino, insieme ad alcuni dei suoi primi compagni, per prepararsi con un digiuno di quaranta giorni alla festa di san Michele arcangelo. ca da te, Altissimo, sirano incoronati. 184-185); e Ugo di San Vittore che considera il mondo come un “libro scritto dalla mano di Dio” (Didascalicon, cit. Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo Per quanto riguarda, per esempio, il mistero della Chiesa, messa in discussione da alcuni movimenti pauperistici ed ereticali, Francesco manifesta il suo modo di sentire la Chiesa, attraverso l’uso e la frequenza di titoli - santità e romanità - che denotano profonda fede sia alla gerarchia costituita e sia alla realtà misterica insegnata. Al distacco dalle cose, Francesco aggiunse anche il “silenzio” dalle cose, aprendosi all’origine della loro esistenza, tanto da provocare in lui profonda gioia interiore, e contribuire a dimenticare anche le precedenti sofferenze. Dammi, Signore, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà. La dura decisione Vi si insegnava a leggere e a scrivere non solo in latino (la propria lingua), ma anche in francese; a cantare inni liturgici e salmodia; e anche a misurare secondo i non facili calcoli del tempo. Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle: Un tipico volo tra San Francisco , y Palo Alto Brevemente. GLI SCRITTI in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle. In esso affermò: «Nessuno mi insegnava quel che io dovevo fare; ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo il Santo Vangelo». La restituzione dei beni Francesco è provato dalle contrastanti emozioni, da cui si sente circondato dentro e fuori casa. In essa si ribadivano la povertà, il lavoro manuale, la predicazione, la missione tra gli infedeli e l'equilibrio tra azione e contemplazione. tue sono le lodi, la gloria, l'onore e ogni benedizione. Era assorto in preghiera nella chiesetta campestre di San Damiano, mentre fissava un crocifisso bizantino. I rapporti con i monaci furono buoni, ma riconobbe non era quella la sua strada. Accolse poi la giovane Chiara che diede inizio al Secondo Ordine francescano, e fondò un Terzo Ordine per quanti desideravano vivere da penitenti, con regole adatte per i laici. Conoscenza di Dio nell’uomo A loro si aggiunsero poco dopo anche Leone, Rufino, Elia, Ginepro e altri, fino al numero di dodici, proprio come gli Apostoli. La crisi Nei luoghi dove trascorse la sua vita sono nati dei santuari. cit., p. 185). Nella famosa opera Del primato morale e civile degli italiani (1843), V. Gioberti, per celebrare la grandezza di Francesco d’Assisi lo chiama “il più amabile, il più poetico e il più italiano de’ nostri santi”! E così, Francesco, dal 14 settembre 1224, divenne un alter Christus. Francesco si spogliò dei vestiti, restituendoli al padre, mentre il vescovo lo copriva con il proprio mantello, anche a significare la sua protezione. Le due composizioni sono principalmente delle preghiere contemplative, in cui la fede si effonde in esclamazioni di lode, ammirazione e ringraziamento a Dio, da non lasciare spazio al pensiero umano di pensare. Intorno ai 6 anni frequenta il primo grado di istruzione per 5 anni. In seguito, ospite per un certo tempo nel palazzo vescovile, dettò anche il suo famoso «Testamento», l'ultimo messaggio ai suoi figli, affinché rimanessero fedeli a “madonna Povertà”. Si diede quindi a una vita di penitenza e solitudine in totale povertà, dopo aver abbandonato la famiglia e i beni terreni. Come linguaggio, Francesco utilizza sia quello catafatico o positivo sia quello apofatico o negativo: con il primo esprime la vasta gamma dei sentimenti verso Dio; con l’altro, i limiti nel parlare di Dio, in quanto “è misterioso” (Giud 13, 18), ossia ineffabile per eccellenza. Di fatto, i seguaci di Francesco erano venuti a costituire un Ordine mendicante, quello dei Frati Minori. Durante la sua presenza tra i Crociati, sotto le mura di Damietta, incontrò il Sultano d’Egitto, Melek-el-Kamel, nipote di Saladino il Grande. la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: Collocato sulla torre del Palazzo dal 1854 al 1961, in seguito - dopo che era stato ceduto all'Istituto statale "Armellini"... Tgcom24 Notizie Covid, «I sogni, le paure e noi». Così, senza saperlo, Francesco si prepara a ricevere il “sigillo” pasquale sul sasso della Verna. Più recentemente, sono state svolte delle ricerche dal professore Nicolò Cinquemani, un neurochirurgo che aveva già pubblicato alcune ricerche sulla sindone in passato. Così, il gruppetto andò a Roma, ottenendo la conferma orale da parte di Innocenzo III. Autore: P. Giovanni Lauriola ofm, Nascita e genitori Ognuno di essi, però, è presente anche la fantasia e la creatività del pittore che ha dato un tocco personale alla rappresentazione. LA VITA Attraverso la posizione di questi coaguli, il professor Cinquemani ha stabilito che il corpo di Gesù doveva essere in una posizione distesa, la stessa che si trova nel sepolcro. ); la Chiesa cattolica lo venera come santo e ne celebra la memoria liturgica … Pietro era ed è primus inter pares, il Papa è vescovo tra il vescovi”. Vennero imprigionati, flagellati e infine decapitati il 16 gennaio 1220. Solo successivamente, il giornalista Enrico Filiziani, nell’articolo “Per san Francesco d’Assisi”, pubblicato sul giornale La Vera Roma, il 18 gennaio 1903, completò la frase giobertiana in: “il più santo fra gli Italiani, il più Italiano fra i santi”. Anche l’espressione “ripara la mia casa che è in rovina”, gettò indicibile gioia nel cuore di Francesco, che si sentì investito della missione di riparare la cappella di S. Damiano. Ciò portò ad una rivolta del popolo contro i nobili della città, asserviti all'imperatore e sfruttatori dei loro concittadini: furono cacciati dalla rocca di Assisi e si rifugiarono a Perugia, poi, con l'aiuto dei perugini, mossero guerra ad Assisi (1202-1203). In questo caso la morte spirituale non procurerà loro alcun male. È stato canonizzato da papa Gregorio IX il 16 luglio 1228. Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento Il “capitolo delle stuoie” e la “Regola bollata” la quale ne sustenta et governa, Il Terz’ordine francescano, dal 1978 Ordine Secolare Francescano, è l’estensione dell’ideale francescano al mondo laicale. Istanze teocentriche Se in quell'epoca i rapporti fra il mondo cristiano e quello islamico erano sostanzialmente di lotta, Francesco volle capovolgere questa mentalità: nei saraceni vedeva anzitutto dei fratelli a cui annunciare il Vangelo, non con le armi, ma offrendolo con amore: se fosse il caso, dovendo subire anche il martirio. la quale è molto utile, umile, preziosa e pura. IL CULTO San Francesco d'Assisi Patrono d'Italia 4 ottobre Assisi, Perugia, 1182 – 3 ottobre 1226 Francesco nacque ad Assisi nel 1182, nel pieno del fermento dell'età comunale. Nel 1525 papa Clemente VII approvò il nuovo ramo dei frati Cappuccini: guidati dal frate Matteo da Bascio della Marca d'Ancona, Osservante, erano dediti ad una più austera disciplina, alla povertà assoluta e alla vita eremitica. Paoline, Roma 1972, II, p. 1340; M.D. L’invito del Crocifisso a San Damiano non si riferiva quindi alla ricostruzione del piccolo tempio, ma al rinnovamento della Chiesa nei suoi membri. Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, Lungo il percorso il corteo si fermò a San Damiano, dove la cassa fu aperta, affinché santa Chiara e le sue compagne potessero vedere un’ultima volta il suo viso. Il Natale non è disgiunto dalla Pasqua: ontologicamente la Pasqua precede e perfeziona il Natale. La prima Regola, presentata da Francesco nel 1221 per l’approvazione da Roma, è detta non bollata, perché non ricevette alcuna conferma da parte del Papa. Era estroso ed elegante: primeggiava fra i giovani, amava le allegre brigate e spendeva con una certa prodigalità il denaro paterno, tanto da essere acclamato “rex iuvenum” (re dei giovani), titolo che lo poneva alla direzione delle feste. guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale. Dagli Scritti di Francesco emerge con evidenza l’unità teologica del suo pensiero. Così, dal 1223 nasceva la Regola bollata dell’Ordine dei Frati Minori, che regola a tutt’oggi la vita dei francescani. Il suo corpo, dopo aver attraversato Assisi e sostato in San Damiano, venne sepolto nella chiesa di San Giorgio, da dove, nel 1230, la salma venne trasferita nell’attuale basilica, due anni dopo la sua canonizzazione da parte di Gregorio IX con la bolla Mira circa nos del 19 luglio 1228, fissando la festa liturgica al 4 ottobre. Il nuovo Papa, sostenitore del potere universale della Chiesa, prese sotto la sua sovranità il ducato di Spoleto, compresa Assisi, togliendolo al duca Corrado di Lützen. Il Cantico delle Creature e il Testamento Nella primavera del 1209 aveva predicato perfino nella cattedrale di San Rufino, dove nell’attigua piazza abitava la nobile famiglia degli Affreduccio, e, sicuramente, in quell’occasione, fra i fedeli che ascoltavano, c’era la giovanissima figlia Chiara. L'inizio della sua missione I primi compagni Venne ospitato a San Damiano da Chiara e le sue Sorelle. Questo corpus di idee può essere raggruppato in quattro istanze: teocentrinche cristologiche ecclesiali e filosofiche. Con loro si recò a Roma per avere dal papa Innocenzo III l'approvazione della sua scelta di vita. Morì la sera del 3 ottobre del 1226 presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Dopo che i suoi familiari ebbero pagato un consistente riscatto, Francesco ritornò in famiglia, con la salute ormai compromessa. Disceso dalla Verna, visibilmente dolorante e trasformato, volle ritornare ad Assisi. Pieno di stupore, Francesco interpretò il comando in riferimento alla cadente chiesetta di San Damiano, pertanto si mise a ripararla con il lavoro delle sue mani; utilizzò anche il denaro paterno. La madre, in assenza del marito Pietro, impegnato in un viaggio di affari in Provenza, lo battezzò con il nome di Giovanni, in onore del Battista. Nella notte seguente la domenica delle Palme del 1211, abbandonò di nascosto il suo palazzo e correndo al buio attraverso i campi, giunse fino alla Porziuncola, dove chiese a Francesco di dargli Dio, quel Dio che lui aveva trovato e col quale conviveva. Il vescovo di Assisi li seguiva con interesse e permise loro di predicare. Ai primi del 1209 il gruppo si riunì in una capanna nella località di Rivotorto, nella pianura sottostante la città di Assisi, presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta “Porziuncola”. Fu affidata alle cure di Frate Elia, figura preminente nella nascente fraternità, sia per il suo talento organizzativo, sia per la sua vasta cultura. Beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, Secondo le sue ricerche l’altezza di Gesù era di 1,87 metri e lo ha dedotto dall’analisi fotografica di alcuni coaguli di sangue presenti sulla sindone. Francesco De Sanctis, il primo ministro dell’Istruzione d’Italia Critico, storico letterario, giornalista, politico, docente universitario. La mattina del 14 settembre, festa della Esaltazione della Santa Croce, mentre pregava su un fianco del monte, vide scendere dal cielo un serafino con sei ali di fiamma e di luce, che gli si avvicinò in volo rimanendo sospeso nell'aria. In molti si sono chiesti qual era l’altezza di Gesù di Nazaret, ma non esistono delle testimonianze affidabili che ci possono dire con esattezza la sua statura. Francesco, davanti all’altare della Vergine, le tagliò la bionda e lunga capigliatura (ancora oggi conservata) consacrandola al Signore. Il suo linguaggio più positivo che negativo spiega anche il senso metaforico dell’uso dei nomi divini, che si riferiscono quasi sempre all’agire di Dio ad extra, e mai in quello ad intra. L’utilizzo dei titoli nell’esprimere questo mistero fondamentale rispecchia il clima di confusione che regnava all’epoca. Anche intorno al mistero della Madonna, Francesco è attratto dalla sublimità del mistero di Dio, Uno e Trino, e in lui contempla tutta la pienezza della divinità realizzata nel Cristo storico e nel Cristo della fede. Papa Pio XII, con il Breve pontificio «La sollecita cura» del 18 giugno 1939, proclamò Patroni Primari d’Italia lui e santa Caterina da Siena. Il ritorno in Portogallo dei corpi dei protomartiri, suscitò la vocazione francescana in un canonico regolare di Sant’Agostino, Ferdinando: divenne quindi frate Antonio, detto di Padova, anche lui destinato agli onori degli altari. Poi l’accompagnò al monastero delle benedettine a Bastia, per sottrarla all’ira dei parenti, i quali dopo un colloquio con Chiara che mostrò loro il capo senza capelli, si convinsero a lasciarla andare. IL PENSIERO Il suo massimo responsabile prese il titolo di Ministro Generale. le hai create in cielo, chiare, preziose e belle. specialmente messer fratello sole, Chiara e le Povere Dame di San Damiano Sii lodato, o mio Signore, per fratello vento Anche nei titoli “ecclesiali” o del “Regno di Cristo”, attraverso la trilogia dei misteri – Chiesa, Eucaristia e Vergine Maria – ne è una testimonianza eloquente. spetialmente messor lo frate sole, La nuova Regola, dettata da Francesco a frate Leone, fu accolta con soddisfazione dal cardinale protettore dell'Ordine, Ugolino de' Conti (futuro papa Gregorio IX) e da tutti i frati. Ai piedi del Cristo crocifisso, per es., la preghiera si trasformò in contemplazione, fino all’immedesimazione: Francesco si trovava come sospeso tra la profondità della sua psiche e la trascendenza di Dio: “Sommo e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio, e dammi fede retta, speranza certa e carità perfetta, saggezza e conoscimento, o Signore, affinché io faccia il tuo santo e verace comandamento” (Preghiera davanti al Crocifisso, in K. Esser, Gli Scritti di S. Francesco d’Assisi, Ed. Nella primavera del 1209 aveva predicato perfino nella cattedrale di San Rufino. ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Al ritorno dal viaggio di lavoro in Francia, il padre lo chiamò Francesco. I suoi resti mortali rimasero nella chiesa di San Giorgio rimase tumulato fino al 1230, quando venne portato nella Basilica a lui dedicata, precisamente nella Basilica Inferiore, fatta costruire da frate Elia. In quel luogo compose il “Cantico di frate Sole” o “Cantico delle Creature”, dal quale si comprende quanto Francesco fosse penetrato nella più intima realtà della natura, contemplando in ogni creatura la presenza di Dio. I suoi Scritti, oltre a essere destinati all’insegnamento interno dei suoi frati, soddisfano anche il gusto estetico. La fondazione dell’Ordine Depose allora i panni del penitente: indossò un abito di tela ruvida, si cinse i fianchi con una rude corda e si coprì il capo con il cappuccio in uso presso i contadini del tempo; camminava a piedi scalzi. Solo a Te, Altissimo, si addicono, Inoltre, non si nemmeno può sapere quali erano le sue caratteristiche fisiche del padre della cristianità perché non ci sono prove sicure che ci possono indicare il colore, degli occhi, dei capelli o il colore esatto della sua pelle. Assisi, dopo Roma, è il luogo più gettonato dal turismo spirituale mondiale. Lo conferma il suo linguaggio, la cui caratteristica fondamentale conserva ancora una mentalità simbolico-mitica e mistico-poetica. La sua mancanza, infatti, è la causa di chi non si converte, di chi non crede, di chi non segue il Cristo, di chi si allontana dalla retta via, di chi non osserva ciò che ha promesso, perché non ha conosciuto l’amore, ossia “il Figlio di Dio, che è la vera Sapienza del Padre” (Epistola ai Fedeli II, 67). Lo sviluppo dell’immagine della natura-libro porta a considerare non solo l’invisibile sapienza di Dio, anche la diversità dei lettori: chi crede e chi non crede. Iniziò così la sua nuova vita. Adocino era un uomo alto come una montagna, forte come un elefante, buono e semplice come un bambino. Appariva necessario risolvere alcuni problemi di organizzazione, di formazione, di studio, di adattamento alle necessità dell'apostolato in un mondo sempre in evoluzione. Oggi, potrebbe corrispondere al titolo di “Madre della Chiesa”. Tra i tanti misteri che avvolgono Gesù, vi è la sua altezza. Le misure Franco Franchi era alto 175 cm. produce diversi frutti, con fiori variopinti ed erba. Altissimo, onnipotente, buon Signore, Grande giovamento ricevette dall’ascolto di alcune espressioni evangeliche, diventate di moda per la diffusione ad opera dei movimenti pauperistici. Improvvisò così una piccola spedizione missionaria, inviando gli amici a due a due per le vicine città. Le stimmate Nella primavera del 1226, mentre si trovava a Siena, sententosi mancare, dettò un “piccolo” Testamento. per lo quale a le tue creature dài sustentamento. Le Costituzioni furono redatte da fra Bonaventura da Bagnoregio, anche lui canonizzato. E Francesco, con parola semplice e d’amore infuocata, riusciva a risvegliare negli ascoltatori più benevoli quella scintilla d’amore divino, insito in ogni cuore, che dalla curiosità porta all’ammirazione e alla sequela. Servì così un ricco La parola di Francesco usciva dal cuore per potenza e ricchezza d’amore. Era una famiglia della borghesia nascente della città di Assisi. Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, In un momento molto provato della sua vita, Francesco riuscì, con la collaborazione di frati esperti e della stessa curia romana, a scrivere una nuova Regola, che Onorio III approvava con la bolla Solet annuere del 29 novembre 1223. Alla prima occasione, riemerge all’improvviso un guizzo dell’ideale desiderato. Francesco è come “incantato” da questa luce ineffabile di Dio. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de te, Altissimo, porta significatione. Durante un intero anno Francesco trasmise ai compagni i suoi insegnamenti, alternando preghiera, assistenza ai lebbrosi e questua per sostenersi e per riparare le chiese danneggiate. Inoltre la vista lo stava lasciando, a causa di un tracoma contratto durante il suo viaggio in Oriente. et nullu homo ène dignu te mentovare. Pensò allora di arruolarsi nella cavalleria del conte Gualtiero di Brienne, che in Puglia combatteva per il papa. Il loro impegno era vivere alla lettera il Vangelo, senza preoccupazioni teologiche e senza ambizioni riformatrici o contestazioni morali e in obbedienza alle autorità religiose: indicavano così un nuovo stile a chi voleva vivere in carità e povertà all'interno della Chiesa.