La faida di Motticella vedeva da un lato la ‘ndrina delle famiglie Mollica, Morabito (detti larè, di Africo) e Palamara (detti bruciati di Africo) e dall’altro le famiglie Speranza, Scriva, Morabito e Palamara (detti ramati, di Africo) e infine, per l’appunto, i Rodà. Faida per una relazione: 20 arresti nella locride. Noi non solo ci siamo entrati ma abbiamo fatto un film in totale tranquillità coinvolgendo gli abitanti in un'esperienza che per loro è stata assolutamente positiva". Solo nel 1997 con l'operazione Tuareg si verrà a conoscenza di tutte le dinamiche intercorse nella faida[3]. Invece si riaccende una faida e i fratelli vengono richiamati in Aspromonte a farsi carico di una vicenda remota ma non sepolta». Come sta avvenendo nel crotonese dove giovedì notte in ospedale un gruppo di sicari tentò di uccidere il giovane boss di Strongoli, Bruno Dima. La faida di Siderno Nel 1987a Siderno scoppia una lotta tra la 'ndrina dei Costa che volle rendersi autonoma dalla potente 'ndrina dei Commisso. Dominare la piazza di Africo, infatti, significa molto. Siamo alla guerriglia, dicevamo. Anime Nere non è un documentario ma del documentario ha un senso di cruda realtà che, nei volti iconici dei personaggi e nei paesaggi aspri e immobili ritratti dal regista Francesco Munzi, diventa eterna e assoluta.. È la realtà di Africo, paese dell’Aspromonte dove la profonda Calabria è da anni sinonimo di … Il comprensorio di Locri rimane suddiviso tra le due cosche egemoni Cordì e Cataldo che, dopo quarant’anni di faida tra le più cruente della storia della 'ndrangheta, sembrano aver raggiunto un accordo stabile. L'operazione è nata dall'omicidio di Antonio Giorgi commesso da il 31 ottobre 2005, si pensa morto per una faida fra famiglie. ò la strage di … Il 3 maggio 2007 la cosca dei Palamara assieme ai Morabito e Bruzzaniti è coinvolta nell'arresto di venti persone a Milano per traffico di cocaina, proveniente dal Sud America e passante dal Senegal. I diciotto morti di questa guerra tribale fanno ritenere che le cosche abbiano messo in campo tutte le proprie forze, il che fa prevedere tempi ancora più funesti. Recente è anche la storia di un cittadino indigente morto in una Rsa per la quale il Comune pagava la retta mensile. AFRICO NUOVO Rappresaglie, esecuzioni spettacolari, incursioni di gruppi di fuoco che agiscono come guerriglieri. Da uno scherzo finito male alla strage di Duisburg: storia della faida di San Luca L'arresto del superboss Santo Vottari, reggente di uno dei più temibili clan della 'ndrangheta, è solo l'ultimo. Nell'agosto 2007 è ritornata sotto i riflettori la faida di San Luca tra le cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari dopo la strage di Ferragosto nel ristorante italiano Da Bruno a Duisburg in Germania (6 persone uccise). Nel 1985 esplode a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio e Africo una faida in seno alla famiglia Mollica-Morabito-Palamara-Scriva per la gestione del sequestro della farmacista Concettina Infantino. Sono stati uccisi assieme, ma non hanno avuto un funerale in comune, come invece lo hanno avuto Domenico e Antonio Morabito (stesso cognome ma nessuna parentela con le altre vittime), padre e figlio, uccisi anche loro giovedì. In un rapporto consegnato dai carabinieri ai pm antimafia il 13 agosto, 48 ore prima della strage di Duisburg , si ricostruisce la sanguinosa storia della faida tra i due clan di San Luca, due clan che, secondo gli inquirenti, possono contare su cento uomini l'uno, su una prima linea di 70 persone e su decine di 'soldati' in grado di sparare. Lei è stata la prima donna uccisa dalla 'ndrangheta nell'area di Africo. Lei è stata la prima donna uccisa dalla 'ndrangheta nell'area di Africo, Il 2 ottobre 1986 viene ucciso il capobastone Antonio Mollica e Giuseppe Vottari, Il 6 novembre 1986 muore Gioacchino Mollica, Il 2 dicembre 1986 muore Giovanni Ieria vicino ai Mollica-Morabito, Il 19 aprile 1987 nella strage di Pasqua viene ucciso Antonio Morabito, il 15 luglio 1986 viene ucciso Paolo Battiglia, cugino di Pietro Scriva, Il 14 maggio 1987 vengono uccisi Domenico Morabito e suo figlio Antonino, cognato e nipote di Andrea Palamara (Speranza-Palamara_Scriva), Il 31 luglio 1987 viene ucciso Raimondo Modafferi vicino agli Scriva, Il 21 agosto 1987 viene ucciso Santo Palamara nipote di Salvatore Morabito dei Mollica-Morabito (, Il 22 agosto 1987 muore Angelo Bello che favoriva la latitanza di Saverio e Antonio Mollica, Il 28 ottobre 1987 muore Giuseppe Zappia vicino ai Mollica, Il 2 ottobre 1987 vengono uccisi Antonio Stelitano e Domenico Zappia, Il 2 febbraio 1988 muore l'elemento apicale Vincenzo Speranza della omonima 'ndrina che opera a, Il 2 ottobre 1988 muore Bonaventura Mollica, Il 28 settembre 1988 ucciso Vincenzo Monoriti (Speranza-Scriva-Palamara), Il 6 marzo 1989 ucciso Paolo Talia (Mollica-Morabito), Il 5 ottobre 1988 ucciso Antonio Alvaro dei Brancatisano vicina agli Scriva, Il 6 ottobre 1988 ucciso Francesco Speranza (1930) zio di Vincenzo Speranza, Il 15 novembre 1988 viene ucciso Leo Scriva, Il 30 dicembre 1989 tentata strage nei confronti di Natale Palamara e a membri dei Mollica-Morabito, Il 21 marzo 1989 viene ucciso Ferdinando Martino ed ex sindaco di Bruzzano per essersi rifiutato di macellare i bovini dei Mollica, Il 22 luglio 1989 ucciso Stefano Nocera (Speranza-Scriva-Palamara), Il 30 novembre 1989 ucciso Leo Morabito dei Morabito detti Larè, Il 25 gennaio 1990 ucciso Vincenzo Romeo vicino agli Scriva, Il 2 maggio 1990 ucciso Antonio Stelitano (Mollica-Morabito), Il 4 settembre 1990 ucciso Giuseppe Bello (Mollica-Palamara), L'8 luglio 1992 ucciso Domenico e Giovanni Palamara, Il 30 maggio 1996 ucciso Natale Palamara (Mollica-Morabito). Divisione Stampa Nazionale — GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. - P.Iva 00906801006. Nuovo!! Sabato alle nove i funerali di Salvatore Morabito. Si conclude nel 1990 con 50 morti tra cui per la prima volta per l'area di Africo anche una donna e l'intervento di Giuseppe Morabito e Antonio Pelle[2] per riprendere nel 2005 fino al 2007[3]. Ad Africo Nuovo, un paese sulla statale 106 jonica che si annuncia con la segnaletica sforacchiata da pistoleri notturni, dove sabato scorso per disposizione del questore di Reggio i funerali dei quattro morti nella carneficina di giovedì si sono svolti in forma privata, è stato assassinato il figlio di una di queste vittime: Antonio Morabito, 25 anni, figlio di Salvatore. Ma Africo Nuovo non trova pace e a ventiquattr' ore di distanza dai funerali la lupara e le pistole si sono fatte risentire: Antonio Morabito si trovava sul portone di casa, un condominio ancora non ultimato. La faida di San Luca. Il primo capobastone di rilievo ad arrivare in Lombardia è Giacomo Zagari di San Ferdinando nel 1954, della piana di Gioia Tauro. È la sera del 26 giugno del 2017 quando gli inquirenti registrano una conversazione di interesse investigativo nel corso della quale i tre conversanti parlano a cena di diverse vicende di cronaca nera compresa la causa che avrebbe portato alla ripresa della faida di San Luca, che si era riaccesa nel dicembre del 2006. Il 2 ottobre 1986 viene ucciso il capobastone Antonio Mollica e Giuseppe Vottari; Il 6 novembre 1986 muore Gioacchino Mollica; Il 2 dicembre 1986 muore Giovanni Ieria vicino ai Mollica-Morabito; Il 19 aprile 1987 nella strage di Pasqua viene ucciso Antonio Morabito Significa controllare diversi accessi in Aspromonte e quindi essere per forza cointeressati ai rapimenti di persone; ma significa anche controllare gran parte del traffico di droga che arriva su queste spiagge, soprattutto alle foci delle fiumare asciutte. Non in Calabria, non in un Comune della Sila, ma sotto il campanile di San Paolo. «Africo è un binocolo rovesciato, da Africo si può vedere meglio l’Italia ». Una faida tra le più sanguinarie, seguita al rapimento di Concetta Infantino, la farmacista di Brancaleone sequestrata nel gennaio di sei anni or sono e subito liberata senza riscatto. Siamo ad Africo, nel cuore dell’Aspromonte in Calabria, dove Luciano, allevatore di capre, vive insieme al figlio Leo e alla moglie, sicuro del fatto che quello che avrebbe ricavato dalla sua terra gli sarebbe bastato a condurre una vita dignitosa, lontano dalla ‘ndrangheta.La serenità familiare si spezza con una bravata di Leo, che una notte, per vendetta, decide di … Poco più di un' ora dopo quelli di Paolo Ficara. I pallettoni lo hanno colpito alla testa. : Da questo omicidio i ragazzi della città di Locri formarono una nuova organizzazione antimafia: Ammazzateci tutti. La faida di Motticella è una faida di 'ndrangheta intercorsa in seno alla 'ndrina dei Speranza-Palamara Morabito tra cui anche i Morabito detti "i ramati" e i Palamara detti a loro volta "i ramati" e alla 'ndrina dei Mollica-Morabito - Palamara-Scriva che si svolse a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio e ad Africo nel 1985 per contese sulla gestione del sequestro di … Uno dei due clan si sarebbe intascato dei soldi senza riferire niente all'altro ed inoltre il rifugio in cui fu nascosta era sito in un terreno di una cosca che non fu pagata per aver dato la disponibilità del luogo. Nel 1783 Africo venne seriamente danneggiata da un forte terremoto che causò sei morti e danni per ottantamila ducati. In provincia di Catanzaro è in corso da alcuni anni la faida tra le famiglie dei Carpino e quella dei Bubbo. La trama. Un nuovo caso di lupara bianca? … Alla storia di Africo, Corrado Stajano dedicò nel 1978 un intenso libro-reportage. In bilico perenne tra passato e presente. Nel comune di Careri, sono attive le famiglie Cua, Ietto e Pipicella legate alle vicine e più blasonate cosche di San Luca e Platì. Ad Africo, un paese costruito sul mare dopo le terribili alluvioni dell' ottobre del 1951 che spazzarono via le case del vecchio centro nascosto sull' Aspromonte, secondo gli inquirenti ci sono interessi enormi, e le beghe seguite al rapimento Infantino hanno solo accentuato i contrasti tra le cosche. Proprio nei giorni scorsi i magistrati della procura di Locri, effettuando ben dieci arresti, hanno fatto intendere che in questa zona esiste una raffineria di droga, e che la mafia locale reinveste in questo settore i grandi guadagni realizzati con i sequestri di persona, scatenando così grossi appetiti ed enormi contrasti. Uno spaccato di Sud Italia arriva nelle sale cinematografiche americane. Le indagini qui hanno imboccato la pista giusta: ieri a Ovedrate, nei pressi di Cantù, è stato bloccato Rubens Carbone, trent' anni. All’assenza dello Stato – per mesi nel 1987 non ci fu il comando dei Carabinieri ad Africo – subentrano dunque le regole della ‘Ndrangheta. Uno dei due clan si sarebbe intascato dei soldi senza riferire niente all'altro e inoltre il rifugio in cui fu nascosta era sito in un terreno di una cosca che non fu … Damiano Vallelunga è stato ucciso per il timore di una sua reazione all’omicidio Novella e perchè boss troppo autoritario ed ostinato nel rifiutare gli accordi sulle spartizioni degli appalti e degli interessi economici con le altre coshe. Sempre più precaria infine la situazione a Gioia Tauro: da sabato non ci sono notizie di Vincenzo Garreffa, ventitré anni. ... (anch'essi di Africo), dopo un'indagine durata quasi due anni. Il patriarca di Andrea Galli, Edizione BUR settembre 2014, p.143, IL CECCHINO DELLA ' NDRANGHETA HA UCCISO ANCORA UNA VOLTA, Rapporti tra la 'ndrangheta e la massoneria italiana, Rapporti tra 'ndrangheta e altre organizzazioni criminali, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Faida_di_Motticella&oldid=118846787, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Il 31 gennaio 1985 viene ucciso il capobastone Pietro Scriva degli Scriva-Mollica, Il 26 luglio 1985 viene ucciso Giuseppe Scriva, 31 agosto 1985 Gabriele Spataro vicino ai Palamara-Scriva, Il 25 dicembre 1985 muore Francesco Scriva, Il 3 maggio 1986 uccisi Pietro Pezzimenti e Fortunata Pezzimenti vicini ai Palamara-Scriva. Per questo il 6 gennaio dello scorso anno fu ucciso con alcuni colpi di pistola a Casignana, nella Locride, Salvatore Favasuli, di 21 anni. E al clima cupo e funereo dei giorni scorsi ieri è subentrato un silenzio carico di tensione, con i carabinieri ovunque per le vie del paese. Tra i fatti di sangue che hanno segnato questa terribile storia, l'omicidio, nel gennaio 2005, di Salvatore Favasuli, responsabile Domenico Giorgi. Storia. I traffici avvenivano in via Lombroso … I clan Cataldo e Cordì furono protagonisti di una sanguinosa faida, iniziata proprio nel 1967 con la morte di Cosimo, che li ha visti rivali per decenni, fino a una (almeno apparente) riconciliazione, necessaria per essere riammessi nel consenso dei vertici della 'ndrangheta. Antonio e Salvatore Morabito erano rispettivamente cugino e zio di Saverio Mollica, gli altri due Morabito erano cognato e nipote di Domenico Palamara. I traffici avvenivano in via Lombroso all'Ortomercato. Mentre nel cuore di Cantù, l’operosa “Città del Mobile, tutto apparentemente proseguiva come ogni giorno, attorno a piazza Garibaldi si rischiava una faida di ’ndrangheta. In copiata portavo in dote i Megna ed i Mannolo. E all’estero per farsi curare potrebbe essere anche il boss Francesco Pelle.La sua storia è ancora più incredibile. «Pur conoscendo la storia della famiglia pensa che appartenga al passato. Mostra di più ... L'espressione periodo interbellico indica nella storia occidentale il ventennio di pace trascorso tra il 1918, fine della prima guerra mondiale ed il 1939, inizio della seconda guerra mondiale. Faida di San Luca, 11 omicidi in otto mesi - Corriere . Nella faida, ora si dice, si è arrivati alla resa dei conti. Scalpitava ad Africo, convinto di avere l’appoggio della propria famiglia. Cinque delitti in tre giorni sono troppi anche per Africo, crocevia di alta mafia, dove una precaria tregua ora è garantita da giovanotti in tuta mimetica e giubbotti antiproiettili che stazionano agli angoli delle case e stanno in allerta imbracciando i mitra. 05/01 Una relazione sbagliata con la donna sbagliata. Ancora un morto ammazzato in questa tragica Pasqua di sangue in Calabria, ad aggravare la precarietà dell' ordine pubblico soprattutto in una realtà come quella reggina dove dall' inizio dell' anno la mafia ha fatto quasi 50 vittime. Ad Africo Munzi ha dato nuovo senso alle pagine di Criaco, convinto di una cosa: "Da Africo si … Dai carteggi giudiziari è possibile ricostruire la storia di questa ‘ndrina, distaccatasi dalla cosca “maggiore” di Stefanaconi nella metà degli anni ’80 ed entrata in faida, inizialmente per il furto di alcuni capi di bestiame, poi per il controllo del traffico di droga, con il clan capeggiato da Rosario e Vincenzo Petrolo. Una esplosione di violenza per molti aspetti prevedibile, commenta il sostituto procuratore della Repubblica di Locri, Carlo Macrì, anche se sgomentano modalità, tempi ed impiego di forze, in questa sanguinosa storia che non sembra avere mai fine. Il padre e il fratello di Leo Morabito, Salvatore ed Antonio, erano stati uccisi il 16 e il 19 aprile del 1987 in due agguati mafiosi ai Campi di Bova. Già nel 1987, Pantaleone Sergi – corrispondente per La Repubblica – spiegava che dominare la piazza di Africo significava avere diversi accessi sull’Aspromonte e quindi avere il controllo del traffico di cocaina su tutta la zona. Nel 1571 Gabriele Barrio scrive che ad Africo i riti sacri sono celebrati in greco e che la popolazione adopera il greco anche nei rapporti familiari, assieme al latino. Il 3 maggio 2007 la cosca dei Palamara assieme ai Morabito e Bruzzaniti è coinvolta nell'arresto di venti persone a Milano per traffico di cocaina, proveniente dal Sud America e passante dal Senegal. Gli ‘Scalzone’ nella faida di San Luca hanno avuto un ruolo di secondo piano. Nel 1571 Gabriele Barrio scrive che ad Africo i riti sacri sono celebrati in greco e che la popolazione adopera il greco anche nei rapporti familiari, assieme al latino. «Tali gruppi di intervento – si legge in sentenza - erano costituiti prevalentemente dalle stesse famiglie che, a seguito della scissione in due tronconi distinti e contrapposti, verificatasi a causa della conflittualità, degenerata poi nella cosiddetta “faida di Africo-Motticella”, si schierarono rapidamente con l’una o l’altra fazione, tra loro in lotta per l’affermazione del predominio … Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe non essere completa o aggiornata. E’ questo che emerge dalle motivazioni della sentenza del processo d’appello denominato “Faida dei Boschi”.Nel febbraio dello scorso […] L'operazione è nata dall'omicidio di Antonio Giorgi commesso da il 31 ottobre 2005, si pensa morto per una faida fra famiglie. Uno scontro che ha già provocato una lunga serie di omicidi. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 23 feb 2021 alle 12:48. Nel 2006 resta vittima di un agguato ad Africo Nuovo. Per le strade, in molti punti ridotte ad immondezzaio, ci sono poche persone. E' morto all' istante. ... Io sono arrivato ad avere il grado mafioso della Santa che mi è stata conferita nel 1991 ad Africo da Antonio Pelle di San Luca e Giuseppe Morabito di Africo. E' riesplosa la faida di Motticella (che ormai si potrebbe chiamare faida di Africo) che vede contrapposte le cosche di Saverio Mollica, latitante da tempo, e di Domenico Palamara che sta in carcere. Alcuni sconosciuti lo hanno affrontato e gli hanno scaricato addosso diversi colpi di fucile e di pistola. Da quel momento in poi la faida fece un numero impressionante di vittime. E di aver fatto un matrimonio importante, perché aveva sposato la figlia di uno dei Morabito. I giovani emergenti vicini ai Morabito opposti ai Muscatello di Mariano Comense (m.pv.) Ma ci sono solo liti nate a seguito del rapimento Infantino in questa tragica sequenza di morti, oppure c' è dell' altro? Qui sono lunghe giornate di campane a morto. In questo paese-simbolo di una certa Calabria e di un certo Sud, da mesi senza una caserma dei carabinieri (ripiegata temporaneamente presso il comando compagnia di Bianco, spiegano con linguaggio burocratico), l' abbandono si tocca con mano. Nel 1783 Africo fu seriamente danneggiata da un forte terremoto che causò sei morti e … I conflitti, infatti, sono riconducibili alle ‘ndrine Pelle ‘gambazza’ e Vottari ‘franzu’ contro i Nirta ‘versu’ e gli Strangio ‘jancu’. E i sicari si sono allontanati indisturbati. Questo mio pregiudizio si è sfatato non perché io abbia cambiato la storia di questo paese ma perché ho potuto ribaltare l'idea che Africo fosse un ghetto impenetrabile. Annunziata di Africo. Questo mio pregiudizio si è sfatato non perché io abbia cambiato la storia di questo paese ma perché ho potuto ribaltare l'idea che Africo fosse un ghetto impenetrabile. La faida di Motticella è una faida di 'ndrangheta intercorsa in seno alla 'ndrina dei Speranza-Palamara Morabito tra cui anche i Morabito detti "i ramati" e i Palamara detti a loro volta "i ramati" e alla 'ndrina dei Mollica-Morabito - Palamara-Scriva (Morabito detti larè e i Palamara detti i "bruciati") che si svolse a Motticella, frazione di Bruzzano Zeffirio e ad Africo nel 1985 per contese sulla gestione del sequestro di persona della farmacista Concettina Infantino[1]. E' il secondo uomo del commando a finire in prigione. E' riesplosa la faida di Motticella (che ormai si potrebbe chiamare faida di Africo) che vede contrapposte le cosche di Saverio Mollica, latitante da tempo, e di … Fra gli Jerinò e gli Ursino. Negli anni '80 scoppiano due faide a Gioiosa JonicaFra gli Aquino e i Mazzaferro.

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