Gesù invita Pietro al cammino, ma riceve una severa lezione. Alla luce delle tradizioni rabbiniche questa notazione si può spiegare come un’allusione al volto raggiante di Mosè mentre scende dal Sinai (Es 34,29-35). Ma Pietro proprio non sapeva cosa stava dicendo, in effetti Lui è preso dalla bellezza del volto di Gesù, ma questo volto di Gesù ci riporta al suo regno. Una regressione che appare come il fallimento di Mosè e di Aronne. Non c’è Trasfigurazione ma cambiamento d’aspetto. I verbi si equivalgono. E' uno scandalo teologico Eventi avvenuti su un monte, in collegamento a un’idolatria, con la complicità di Aronnne… La presenza dei due non è tanto o solo per i discepoli, ma è per la consolazione di quel Figlio che sta per andare a Gerusalemme. È un tempo a tu per tu con Dio, è il tempo che ci si riscopre figli amati, figli prediletti. «Ne consegue che Gesù non solo è il divino Figlio del Padre dell’eternità, ma in lui sul Tabor vi è la bellezza originaria di Adamo, la creatura più amata da Dio, per la quale esclamò che era cosa “molto buona”» (p. 111). È interessante questo percorso, la settimana scorsa siamo stati invitati ad attraversare il deserto con il Signore e a superare le tentazioni, oggi invece siamo chiamati a salire sul monte per contemplare il volto di Dio. Quando la bellezza è totalmente occultata, può essere ritrovata solo grazie all’aiuto degli altri, come accadde a Francesco d’Assisi che, aiutato da Giacomo il semplice e pentito, ridiede dignità alla bellezza del lebbroso nascosta dietro la sua malattia mangiando nel suo stesso piatto. La spiegazione del lturgista, l Domenica 6 dicembre Il significato teologico è chiaro: lo stesso libro che è sull’altare è anche in cielo, l’autorità della sua veridicità è testimoniata dall’incarnazione e dalla passione. Ecco che apparve una nube e furono presi da spavento. 19 agosto 2014 Trasfigurazione di Nostro Signore celebrato di nuovo. Egli non è meno Messia quando la sua gloria messianica è nascosta nell'incarnazione e nella passione. I due esseri appaiono in gloria e quindi appartengono alla sfera divina, dove sta Dio. Lo si deve fare con umiltà, anche se investiti di autorità. La Quaresima si caratterizza per la conversione. A questi tre discepoli, che l’accompagneranno anche nel Getsemani, e che saranno incapaci di comprendere il significato della sua morte, è rivelato il destino glorioso del Cristo. Qui si apre un altro discorso che investe il motivo per cui Sn Giovanni ha scritto il suo Vangelo. Pietro è invitato a trasformare la sua prospettiva su Gesù manifestata a Cesarea di Filippo pochi giorni prima. Gesù resta quello che era, ma i discepoli di certo hanno compreso qualcosa di lui che va al di là della conoscenza superficiale. Per un dettagliato resoconto sul significato teologico della bruttezza di Gesù mi permetto di rimandare al capitolo «Un messia senza bellezza: (quasi una) storia dell'interpretazione patristica di Is 53,2-3 dalle origini a Celso» del mio Desiderio della Bellezza (eros tou kalou) da Platone a Gregorio di Nissa. della celebrazione del dell'insegnamento teologico patristico Trasfigurazione . Come al battesimo, la voce del Tabor sottolinea che Gesù non è tanto il Cristo, ma è il Figlio, l’amato, l’unico da ascoltare. Martini). La voce del Padre non viene dalla nube, ma dalla «maestosa gloria», cioè da Dio stesso. Volendo camminare sulle acque (Mt 14,22-33) sembra voler ostacolare Gesù, emulandolo, immaginando di poter fare come lui, di mettersi al pari di lui. Gesù dà loro la consegna del silenzio prima che il Figlio dell’uomo sia risorto dai morti. Pietro è cambiato. Questa “apparizione pasquale anticipata”, come la chiama papa Francesco[1], supera le barriere di tempo e spazio ed è piena di significato teologico. Risposta: Circa una settimana dopo aver detto chiaramente ai Suoi discepoli che avrebbe sofferto, che sarebbe stato ucciso e che poi sarebbe risorto (Luca 9:22), Gesù portò con Sé Pietro, Giacomo e Giovanni su una montagna per pregare. 17,1-9) "fu trasfigurato" Pag. Essa accade davanti ai discepoli, ma essi sono spettatori e non ripartecipano pienamente. Viene paragonato ad altre forme di mediazione, come gli angeli o la “Bat Qol”, la “figlia della voce”, una forma speciale di comunicazione da parte del mondo divino. Forse qui ci si riferisce alla tentazione, la terza in Matteo. Apparentemenete non è data alcuna ragione dell’apparizione di Mosè ed Elia. vita consacrata; ma soprattutto l’esortazione ci offre l’icona della Trasfigurazione come luogo teologico primario di una vita tanto inutile quanto preziosa, come il profumo di Betania. Egli è convinto che il focus del brano non sia soltanto il cambiamento del volto di Gesù ma di quello dei personaggi lì presenti. mito s. m. [dal gr. La trasfigurazione avvenne dopo sei giorni la grande confessione di Pietro sull'identità di Cristo. Imp. Trasfigurazione di Gesù Cristo (1498-1500), affresco, di Pietro Perugino, ubicato nel Collegio del Cambio di Perugia; Trasfigurazione di Gesù Cristo (1518-1520) olio su tavola, di Raffaello Sanzio, esposta presso la Pinacoteca Vaticana (Musei Vaticani). Vera voce di Dio, e non debole eco, come era la “Bat Qol”, la “figlia della voce”, “una voce dal cielo”. Il riferimento all’esodo tiene insieme la gloria che pervade la scena e l’abbassamento del Messia. Firenze n. 80035330481 REA n. 267595, Toscana Oggi percepisce i contributi pubblici per l'editoria, Toscana Oggi, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, https://www.youtube.com/watch?v=QrMmRraU_Uk, Nella trasfigurazione Gesù svela il volto di Dio. transfigurazióne) s. f. [dal lat. Ne ricostruisce la loro avventura umana e spirituale. In 1Re 19, dopo la sfida vittoriosa del Carmelo con centinaia di morti, Elia fugge e scopre la verità della sua vita, che prima non aveva visto: l’aspetto doloroso, al punto da voler morire. La Trasfigurazione implica un cambiamento di comprensione o di prospettiva, o, in termini teologici, una rivelazione, un’alterazione che svela una verità nascosta […]; il corpo di Gesù, che i discepoli vedono glorioso non è ancora cambiato, e perché ciò accada è necessaria la sua glorificazione, con la morte e risurrezione; quello che cambia è lo sguardo dei discepoli» (pp. In Matteo e Luca la nube e la voce scompaiono mentre Pietro sta ancora parlando. San Leone Magno ci regala queste splendide parole: «Il Padre, senza alcun dubbio era presente nel Figlio e, in quella luce che il Signore aveva misuratamente mostrato ai discepoli, l’essenza di colui che genera non era separata dall’Unigenito generato, ma, per evidenziare la proprietà di ciascuna persona, la voce uscita dalla nube annunciò il Padre alle orecchie, così come lo splendore diffuso dal corpo rivelò il Figlio agli occhi». Nelle mani del Padrone non può rimanere una sola chiave. Gli evangelisti ricordano che questa volta è il Padre a interrompere colui che interrompe sempre Gesù. Dio gli toglie l’acqua del ruscello, insegnandogli che lui ha più misericordia del suo popolo di quanta ne avesse Elia. Luca precisa l’argomento della conversazione tra Gesù, Elia e Mosè – che solo per Luca sono nella «gloria»: l’esodo che si compirà a Gerusalemme. Perché nel nuovo Messale si parla della «rugiada dello Spirito Santo»? Maria è morta, Aronne è assente, la nuova generazione a Kadesh si lamenta e vuole tornare in Egitto. Significato Teologico ... Significato Liturgico ... inserito in una “cornice” di vetri soffiati policromi bianchi e gialli che richiamano e introducono la luce della trasfigurazione su uno sfondo infinito di azzurri. Nel c. 2 l’autore ricorda gli elementi fondamentali del racconto della Trasfigurazione secondo i vari evangelisti. È una conferma dell’incarnazione (manifesta infatti che in quel corpo simile in tutto al nostro si nascondeva la gloria della divinità); è un anticipo della gloria della risurrezione; è un antidoto allo scandalo della croce; mostra infine che … Non bisogna poi dimenticare le pagine che il Catechismo della Chiesa cattolica del 1992 ha dedicato alla Le sue cinque obiezioni poste a YHWH sono riassumibili in due: chi sono io? Solo Matteo, nel suo vangelo molto attento al giudaismo, parla del volto di Gesù paragonandolo al sole. Accetto. 52-53). La visione del Tabor è stata breve, l’Evangelista Marco lo sottolinea con poche ma incisive parole «E, subito, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù, solo, con loro». Il Salmo 2, regale, si compie in modo estremamente umano, implicando una relazione personale che comprende affetto («amato»), legalità («mio figlio»), superiorità («in cui mi sono compiaciuto»). Gesù è l’uomo nuovo e invita ciascuno di noi a fare un cammino di conversione. Definizione e significato del termine trasfigurazione Pietro-Satana deve andare dietro a Gesù, cambiare idea su di lui e sul modo in cui questi è e sarà Messia e Figlio. Trasfigurazione: Totale cambiamento, mutamento di aspetto, di fisionomia. La trasfigurazione è un raggio di luce che invita a cogliere il senso profondo delle cose. Siamo nel Dicembre del 1516. Direttore responsabile Domenico Mugnaini - Reg. Dicendo di amare Gesù con l’amore di amicizia, si impegna a un amore che è capace di dare la vita per Gesù, suo amico, proprio come Gesù gli aveva insegnato: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici (philon)” (Gv 15,13). È assodato che il Vangelo di Giovanni fu scritto alcune decenni dopo i sinottici. Matteo presenta la Trasfigurazione come un evento apocalittico e luminoso. S. Alalli). Questa seconda domenica di Quaresima  è detta domenica della trasfigurazione. I capi sono sempre responsabili dei comportamenti di coloro che essi guidano. La parola che ascoltiamo è una parola che coinvolge ciascuno di noi. I discepoli sono terrorizzati dalla voce che rimprovera Pietro, e mentre per Marco la paura viene dall’apparire di Mosè ed Elia, per Luca sorge quando i due profeti sono avvolti dalla nube. L’immagine delle tende richiama la comunione. È questo il tema dell’iniziativa social lanciata dalla Caritas diocesana di Firenze, in occasione del periodo dell’Avvento. Significato. Nel c. 10 l’autore riporta alcune note sulla missione che deve essere trasformata. Per Origene, la frase di Pietro era un ulteriore tentativo, dopo quello di Cesarea di Filippo, di fermare Gesù nel suo cammino verso la passione, quasi una replica del suo «Dio te ne scampi, Signore», pronunciato poco prima (cf. Finita la visione, la missione si trasforma. Parla di “luce” delle vesti che sembra rimandi a una tradizione rabbinica sull’Adamo luminoso nell’Eden. Marco inverte l’ordine: «Elia e Mosè». La bellezza dell’umanità di Gesù è quella di ogni essere umano, quando non è occultata dal male o dal peccato. Per K. Berger ci fu un’esperienza storica ma mistica, il cui significato è quello di distinguere il Figlio, che porta la rivelazione, dai profeti dell’antica alleanza. Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta! Mt 16,22). Una spiegazione posteriore, di tono politico, faceva allusione alle tende stampigliate sulla monete durante la rivolta di Bar Kokhba (132-135 d.C.), detto sia “figlio della stella” che “figlio della menzogna”. L’apocrifo Vangelo degli Ebrei afferma: «Mi ha appena preso mia madre, lo Spirito Santo [ruach, “spirito”, in ebraico è femminile] per uno dei miei capelli e mi ha portato sul grande monte Tabor». Secondo la consuetudine, dopo il servizio Patriarca ha pronunciato un discorso in cui ha narrato la storia e il significato della Trasfigurazione nella vita di ogni cristiano. +39 055 277661 - fax +39 055 2776624 - Reg. La riflessione, incentrata sul tema "Il significato teologico dell'icona", è stata… Non sono resoconti ma riflessioni teologiche situate in prospettiva spazio-temporale postpasquale. Tra le varie mansioni, il cardinale deve occuparsi di diverse vescovie: per la precisione di Bologna, Albi, Ascoli, Worcester, Eger e poi anche quella di Narbona. Pietro è chiamato «non a costruire ripari di pietra, ma ad ascoltare Gesù» (Armand Puig ì Tarrech, cit. DELLA PERICOPE DELLA (*)TRASFIGURAZIONE [261] L’analisi testuale delle tre redazioni sinottiche (Mc. «Questi è il Figlio mio, l’amato». Questo racconto è quin… Mosè arriva al Tabor senza meriti, con tutta la sua vita, la sua famiglia, Maria e Aronne, la crisi che ha fatto sì che il mediatore Mosè non entrasse nella terra promessa. La «memoria di quella prima prova originaria si riaccende ora, quando Gesù torna dove la sua missione aveva avuto inizio» (p. 47). 3 Schegge di Vangelo N° [1a] Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello L’espressione “sei giorni dopo” non è un dato cronologico ma teologico; richiama due eventi dell’Antico Testamento Il primo tratto dal libro Effettua il Login per poter inviare un commento, Virginia Zanetti - Palazzo di Giustizia di Firenze, Papa Francesco: non parlare di povertà e vivere come un faraone, Una lettrice chiede perché nel nuovo Messale si usa la formula "con la rugiada dello Spirito Santo". Pietro da bravo intraprendente non si risparmia e prende la parola: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia», una richiesta che nasce da chi ha il desiderio di prolungare attimi felici, eterni. Il «Figlio mio, l’amato» (Mt 17,5) richiama l’Isacco di Gen 22,2 e il popolo di Israele, “figlio” per eccellenza di YHWH, e rimanda all’uomo al quale Gesù trasfigurato ha fatto ritrovare la sua originaria trasparenza. Per un istante i discepoli percepirono la verità della rivelazione fatta a Cesarea di Filippo: benché la messianicità di Gesù comportasse sofferenza, egli era veramente il glorioso Figlio dell'Uomo. Provincia Italiana Settentrionale Sacerdoti del Sacro cuore di Gesù -, Seconda Lettera di Pietro: eravamo presenti, Dal Sinai al Tabor (Mosè) – Dal Carmelo al Tabor (Elia), Lose-Lose: China’s paradoxes for Xi Jinping, Santa Famiglia: Dilatare i confini, vivere la “paternità”, Il papa alla curia: sì alla crisi, non al conflitto, S. Famiglia: Artefici di un mondo giovane, Una spiritualità per chi presiede la liturgia. Come Mosè ed Elia, sul Tabor Pietro si presenta con tratti di fragilità, di mancanza di fede, che in qualche momento vuol tirare il maestro dalla sua parte, a volte vuole essere come lui o addirittura più di lui. Michelini non pensa che il brano si contestualizzi nel periodo della Festa delle Capanne. La novità proposta da Michelini è che il ruolo dei due vada forse riconsiderato anche partire dalle storie biografiche che li riguardano. L’invito che possiamo cogliere per quest’oggi è  di porre attenzione a ciò che conta. Seguirà la morte del Messia e solo successivamente la sua glorificazione. Volendo costruire tre tende (uguali) Pietro mette tutti sullo stesso piano, equiparando le autorità. Copyright 2004-2008 Francesco Bonomi - Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana Tutti i diritti riservati - Privacy Policy La liturgia, nella seconda domenica di Quaresima, propone alla nostra meditazione e alla nostra contemplazione il Vangelo della Trasfigurazione, secondo la versione di S. Matteo (17,1-9). Trova il significato e la definizione della parola Trasfigurazione sul dizionario Italiano. È assodato che il Vangelo di Giovanni fu scritto alcune decenni dopo i sinottici. L’Apostolo Pietro spiegava ai primi cristiani: «Noi siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. “La luce dello Spirito Santo scenda su di voi e con voi rimanga sempre…”. p. 135). Ma anche la nostra vita dovrebbe essere una trasfigurazione continua, di grazia in grazia. Non si può conoscere fino in fondo il mistero, entrare nella sfera di Dio, dove Elia e Mosè avevano la loro dimora. Elia non è morto, ma rapito in cielo. Già Girolamo invitava a non cercare tre tabernacoli, ma solo il tabernacolo del Vangelo, «nel quale la Legge e i Profeti sono ricapitolati! 9, 28-36) del racconto della Trasfigurazione di Gesù può fornire elementi utili allo studio dei meccanismi di formazione e trasmissione dei testi evangelici. Gli evangelisti narrano che tutti i discepoli sentirono l’affermazione della voce divina proveniente dal cielo. Dizionario di Teologia Biblica pubblicato sotto la direzione di XAVIER LEON-DUFOUR e di Jean Duplacy, Augustin George Pierre Grelot, Jacques. La ricerca di Giulio Michelini è davvero originale nella trattazione dell’evento evangelico riferito dai tre sinottici e ricordato anche nella Seconda Lettera di Pietro. Luca nota che i tre discepoli vengono presi dal sonno, che ricorda il torpore divino al momento della creazione della donna o dell’alleanza con Abramo. Il termine greco Dodekaorton (Δωδεκαόρθον) designa le dodici festività più importanti dell'anno liturgico cristiano ortodosso.Esse sono: L'Annunciazione La Natività; L'Epifania La Candelora; La Trasfigurazione; L'Ingresso a Gerusalemme La Resurrezione di Lazzaro; La Crocifissione; La Resurrezione; L'Ascensione La Dormizione di Maria; La Pentecoste. Oggi si celebra la Trasfigurazione di Gesù, le cose da sapere 06/08/2020 Fu papa Callisto III nel 1457 a estendere questa festa alla Chiesa universale. Qui è la prima volta che si domandano cosa volesse dire risorgere dai morti. Gesù cammina sul mare e supera l’ostacolo del mare e della morte (come Giona) ritornando dai discepoli. Questo sito utilizza i cookie di servizio ed analisi per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Solo Luca sottolinea che i discepoli sono inconsapevoli perché «oppressi dal sonno». Non sei abilitato all'invio del commento. Parte centrale La Madre di Dio in trono con Gesù e due angeli ai lati La collocazione del racconto dopo la Confessione di Pietro e il primo annuncio della passione fa di essa una riaffermazione della messianicità di Gesù e della gloria messianica nella quale egli sarà rivelato. Elia salirà nel turbine e portato in cielo, ma prima viene educato, trasformato da Dio, che critica sempre in modo delicato la violenza religiosa e l’intransigenza del suo profeta. Gesù reagisce agli eventi di sei giorni prima con la preghiera, per fare unità e raccogliere i sentimenti, compiere il discernimento per lasciarsi guidare da Dio. Luca informa che il dialogo con Gesù verte sull’“esodo” che si compirà con la morte a Gerusalemme. «…poiché l’amicizia nel Quarto vangelo è molto importante, addirittura il vertice dell’amore, allora qui sembra proprio che Pietro abbia imparato la lezione. E' un passo molto ricco, dalle mille sfumature, del quale non è possibile in … 6 Schegge di Vangelo N° La difficoltà dei discepoli è dovuta [2a] E fu trasfigurato davanti a loro: all’incomprensione della morte di Gesù. Gesù sale sul monte a pregare. Il Vangelo della domenica: nel deserto una voce che annuncia la speranza, Caritas Firenze, cinque minivideo per raccontare il Natale al tempo del Covid, Da San Paolo a Papa Francesco, dall’essere «Fratelli in Cristo» all’idea di «fraternità universale». In Nm 20 è descritta la crisi di autorità di Mosè che, invece di parlare alla roccia per far sgorgare acqua, la batte con violenza due volte. C’è la contestualizzazione spazio-temporale (non si menziona il nome Tabor), la Trasfigurazione di Gesù di fronte ai tre discepoli e l’apparizione di Mosè ed Elia. Gesù non rimprovera Pietro, non lo allontana, ma si avvicina a lui. Che abbiano nello stesso tempo un grande significato teologico è fuori di dubbio. Domanda: "Quale fu il significato e l’importanza della trasfigurazione?" A Cesarea di Filippo mostra inconsistenza nel capire chi è il messia Gesù ed è tentato di montarsi la testa, dimenticando di essere discepolo. Mi chiedi perché San Giovanni non ne parli. A questi tre discepoli, che l’accompagneranno anche nel Getsemani, e che saranno incapaci di comprendere il significato della sua morte, è rivelato il destino glorioso del Cristo. Solo in questa intima comunione i discepoli colgono il senso della trasfigurazione e scoprono che Gesù è il compimento della legge, è il figlio prediletto, l’amato il maestro che merita di essere ascoltato anche nelle difficoltà. «Solo Gesù però può camminare sul mare perché solo lui è il Dio-con-noi (cf. Gesù viene consolato e rafforzato circa il suo esodo e anche per altre prove che ha vissuto e che vivrà ancora: ad es., le prove che vengono dai fratelli, dalle incomprensioni, dall’annuncio del Regno. Mentre cerchi tre tabernacoli, tu metti sullo stesso piano i due servi col Signore» (p. 118). II DOMENICA DI AVVENTO««Raddrizzate le vie del Signore». Gesù è più di Mosè (che cammina sull’asciutto) e di Elia (che cammina sul mantello). Lo studioso Armand Puig ì Tàrrech pensa non a capanne o a tende ma ad un riparo di pietre trovate sul monte. La trasformazione sul Tabor «non riguarda solo Gesù, ma interpella anche Pietro, che dovrà finalmente accogliere la croce» (ivi). La Trasfigurazione è un evento che si pone oltre le capacità comprensive umane…. Meglio, è il monte dove Gesù viene trasfigurato perché è proprio il luogo dove ha vinto la prova della terza tentazione (almeno in Mt). Ma non dicono perché sono inadeguate. Dio gli ha ricordato che «la parola divina non deve penetrare a forza negli animi umani e che l’adesione al progetto della Torà deve avvenire per ciascuno con i propri tempi» (p. 83, cit. Ed è proprio la cattedrale di Narbona che interessa a noi. La nube luminosa rimanda al monte Sinai mentre Mosè riceve la Legge. IL SIGNIFICATO TEOLOGICO ED ESTETICO DELLICONA. Pietro si presenta anche in veste altruista, al numero tre non aveva considerato la tenda per i discepoli, per lui era importante protrarre quel momento. E infine la trasfigurazione è mistero di trasformazione: il nostro corpo e questa creazione sono chiamati alla trasfigurazione, a diventare “altro”; il nostro corpo di miseria diventerà un corpo di gloria (cfr. c. Motivo ideale o trasfigurazione della fantasia che assume particolare importanza e ricorre frequente nell’opera di un autore ...Leggi Tutto 2. Confortato da Mosè ed Elia, sostenuto dal Padre, Gesù ora tocca e incoraggia i fragili discepoli («Alzatevi e non temete» (Mt 17,7). Pietro ha imparato dai suoi errori (e anche dal suo rinnegamento), e dà la sua vita per Gesù» (p. 140). Domenica 1 marzo - II DI QUARESIMA. Sul Tabor interrompe Gesù «mentre faceva questo discorso»; nell’Ultima Cena non vuol accettare di farsi lavare i piedi da Gesù. Elia è mandato dalla povera vedova di Sarepta, in territorio pagano, e deve fidarsi di Dio, deve accettare di essere aiutato da una povera vedova pagana. La trasformazione del Cristo è quella che ha avuto luogo davanti agli occhi dei discepoli: Gesù era ed è sempre stato così, anche se i suoi non lo vedevano e solo in quell’istante il Padre ha permesso che mostrasse il suo volto.