A questo punto la santa si rivolge a Beatrice, la donna amata dal poeta, invitandola a soccorrere Dante personaggio prima che sia troppo tardi: «Beatrice, loda di Dio vera, ché non soccorri quei che t'amò tanto, ch'uscì per te de la volgare schiera? Una seconda e parallela tradizione, che risale a Sigeberto di Gembloux († 1112), racconta che le spoglie della santa furono portate a Metz in Francia, dove tuttora sono venerate dai francesi in un altare di una cappella della chiesa di Saint-Vincent. E Lucia non è l’unico caso. La festa di Santa Lucia, patrona della città di Siracusa, cade ogni anno il 13 dicembre, giorno durante il quale, da mattino a sera, si rinnova una tradizione culinaria particolare che forse non tutti conoscono. Il culto a Santa Lucia ha origini antichissimi nell'odierno quartiere di Aci Santa Lucia. Arrivate a Venezia, le spoglie della santa furono trasferite nell'isola di San Giorgio Maggiore. Sono anni di persecuzione dei cristiani, sotto l’imperatore Diocleziano. Direzione, redazione e amministrazione Per via della grande devozione nutrita nei confronti di Lucia sin dai primi secoli, sono molte le pregevoli opere d'arte in Italia ed Europa che ritraggono la vergine subire il martirio o in ricche vesti e recante la palma e il piatto con gli occhi. Al momento di portarla via, l’esile corpo da ragazzina assume una forza miracolosa e né uomini, né buoi, né il fuoco, né la pece bollente riescono a smuoverla. Le 18 stole sono impreziosite dai tanti ex voto dal 1630 e da una croce pettorale in oro massiccio impreziosita da smeraldi, rubini e diamanti di fine Ottocento. Storia di Santa Lucia: come diventò Santa Fu così che Lucia iniziò a dare i suoi averi e la sua dote ai poveri, aiutando le vedove e alcuni ministri del culto cristiano. Infine, la vergine siracusana è spirito celeste, quando al termine del viaggio ultraterreno, Direttore responsabile: Salvatore Libertino Secondo alcuni autori, si tratta di un uso derivante dal ciceone anticamente consumato in onore di Demetra.[10]. Ogni anno il 13 Dicembre, nei pressi della Chiesa di Santa Lucia e lungo tutto il prospiciente Pian dei Mantellini, si sviluppa la "fiera di Santa Lucia" dove, oltre a frutta secca e dolciumi (croccante, "addormentasuocere", Brigidini di Lamporecchio, zucchero filato), è possibile acquistare addobbi natalizi, oggettistica prodotta dalle associazioni di volontariato cittadine, e soprattutto le campane di ceramica, prodotte in varie dimensioni dagli artigiani della città, dipinte appunto coi colori delle Contrade. Già allora venditori ambulanti, attrezzati con ceste, gerle o banchetti, proponevano a devoti e passanti incisioni, preghiere e ritratti di santi. [5] Le sacre spoglie della Santa, dopo più di 1000 anni, sono tornate anche a Erchie (Br), dal 23 aprile al 2 maggio 2014, in occasione della festa della protettrice del paese, per poi ritornarci nuovamente dal 24 aprile al 4 maggio 2019, insieme a quelle della patrona sant'Irene. Nel secolo scorso il materiale fu impreziosito con l'integrale rivestimento di lamine in oro pregiato e argento, opera di diversi maestri orafi e argentieri della Sicilia. Anche in questa occasione si distribuisce la cuccia e la gente usa non mangiare cibi a base di farina per tutta la giornata, sostituendoli con gli arancini e le panelle. La bambina ha una grossa corda legata alla vita e questa corda viene tirata da altri figuranti, vestiti da soldati romani, tradizionalmente chiamati "Giudei"; infine all'altro capo della corda sono legati due buoi. La devozione delle popolazioni dell'Altopiano delle Rocche alla santa protettrice della vista, patrona di Rocca di Cambio, si fa risalire al XIII secolo; i festeggiamenti in onore della santa, che richiamano fedeli da tutta la Marsica, hanno luogo durante l'ultimo fine settimana di giugno, anziché nella tradizionale data del 13 dicembre. Per esempio nel 1792 le 'presunte' reliquie di Santa Lucia furono attestate come autentiche dalle autorità ecclesiastiche del luogo e collocate nuovamente sotto un importante altare. TropeaeDintorni.it Tutto pronto per la festa di Santa Lucia che ricorre nella notte fra il 12 e il 13 dicembre: secondo la leggenda, Santa Lucia percorre le strade della città insieme al suo asinello per distribuire doni ai bambini buoni carbone ai bambini cattivi.. Ecco una piccola filastrocca calabrese: “Santa Lucia mia, lumaricchio du cori mia, pe le tue santi pupille, fa’ li grazi a mille a mille” (Santa Lucia mia, lumicino del mio cuore, per le tue sante pupille, fa’ le grazie a mille a mille”.. ♦ La leggenda degli occhi strappati è priva di fondamento ed è assente nelle molteplici narrazioni e tradizioni, almeno fino al secolo XV. Ma secondo Wagner anche altri indizi deporrebbero contro la versione veneziana. Nostro Signore, sicuramente, stava seduto con lo scettro della corona sulla sua cintura. Santa Lucia protettrice degli occhi Santa Lucia è la protettrice degli occhi ed è considerata patrona di tutti coloro che hanno problemi di vista. la figura di S. Lucia a quella della Madre di Maria, S. Anna, collocandola di fronte ad Adamo, il capostipite del genere umano. 0963 61967 Nel pomeriggio del 13 dicembre, la processione, tra le prime al mondo per partecipazione, con decine di migliaia di fedeli al seguito parte da Piazza Duomo, alle 15.30, vede il Simulacro argenteo, portato a spalla dai "berretti verdi", e preceduto dalle Reliquie, portate dai "fazzoletti verdi". Qui la Santa le appare e le chiede di dedicare la sua giovane vita all’aiuto dei più poveri e deboli, predicendole il martirio. Nel 2002 scrisse un saggio, "Culte et reliques de sainte Lucie à Saint-Vincent de Metz", in cui discetta sulla presenza proprio del corpo della santa in una cappella dell'abbazia di Saint-Vincent. 12,46). Ma quale è la storia di Santa Lucia? I bambini accettarono ed iniziarono il pellegrinaggio; poco tempo dopo l'epidemia si esaurì. La piazza è, come per il 13 dicembre, gremita di fedeli. E come per me è beneficata la città di Catania, così per te sarà onorata la città di Siracusa”. La goccia scava la pietra cadendo non due volte, ma continuamente; così l’uomo diventa saggio leggendo non due volte, ma spesso. Si ritiene che il suono della "Campanina" sia da guida per i senesi, specialmente per i bambini, nel buio della notte che in molti ritengono la più lunga dell'anno, rifacendosi al proverbio "Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia". Da quel momento, Santa Lucia divenne protettrice degli occhi. La memoria liturgica ricorre il 13 dicembre. La storia di Santa Lucia di Siracusa, la protettrice degli occhi Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia: ecco le storie e le leggende della santa siracusana 9 Dicembre 2019 Il 13 dicembre si celebra Santa Lucia, una festa molto sentita in tutto il mondo. Dal XV secolo in poi la devozione popolare invoca Santa Lucia come protettrice della vista e degli occhi, per questo viene raffigurata con gli occhi sul piatto e lo sguardo al cielo. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 15 dic 2020 alle 22:12. La storia di S. Lucia, portatrice di luce e protettrice di tutto quello che concerne gli occhi, passa con il suo carretto carico di giochi e dolci che consegna con l’aiuto del … Ecco perché il giorno di Santa Lucia in Sicilia non si mangia né pane né pasta. Gli abitanti di Carlentini il 15 marzo 1621 scelsero santa Lucia come "patrona protettrice ed avvocata della città", chiedendone la proclamazione ufficiale. Santa Lucia viene festeggiata come patrona dal 1636 ma era già venerata in precedenza: i fedeli infatti si recavano nella chiesa della Madonna delle Grazie del convento dei Carmelitani di Malpasso a pregare la Santa ai piedi di un grande quadro. Da allora, la giovane siracusana si dedicò completamente alla preghiera e ad aiutare gli altri. https://www.youtube.com/watch?v=j6Vdfem1jg8, SACERDOTE MORTO PER COVID NELLA LUCE DEL NATALE, SPOSARO CASSANDRA SI È SERENAMENTE SPENTA, IL CALABRESE MONS. A ricoprire il Simulacro parecchi gioielli ed ex voto. La notizia del ritrovamento del corpo arrivò la mattina del 13 dicembre, giorno della festa della martire, 36 giorni dopo il furto.
Di lui restano i A Com'è nata questa tradizione? La processione, dopo aver percorso alcune vie di Ortigia, il centro storico del capoluogo aretuseo, passa nella zona umbertina. A suffragare la tesi per cui il corpo di Santa Lucia sia a Metz, fu il professor Pierre Edouard Wagner, docente associato della Facoltà di Teologia Cattolica di Strasburgo. Le sorelle, che indossano una camicia bianca, simboleggiano le stelle. Da allora, per commemorare questo miracolo attribuito alla Santa, in questo giorno a Palermo non si mangiano alimenti prodotti con farina di cereali (principalmente pasta e pane), ma con cereali interi o con altre farine. Tutto sulla festa della martire. Il culto di Lucia ben presto si diffuse fuori della Sicilia, come dimostrano la presenza del suo nome nell’antichissimo martirologio geronimiano, la menzione nel Canone romano della Messa da parte di Gregorio Magno (604 d.C.), la devozione in Roma, dove vennero dedicate in suo onore una ventina di chiese e nell’Italia settentrionale, dove fu effigiata a Ravenna nella Basilica di Sant'Apollinare Nuovo nella processione delle vergini. Morì solo dopo aver ricevuto la Comunione e profetizzato la caduta di Diocleziano e la pace per la Chiesa. È una delle sette vergini menzionate nel Canone romano e per tradizione è invocata come protettrice della vista a motivo dell'etimologia latina del suo nome (Lux, luce). Da lì fu trafugato nel 1204 dai veneziani che conquistarono la capitale bizantina a conclusione della quarta Crociata e fu portato a Venezia dal doge Enrico Dandolo come suo bottino di guerra. In Svezia, Lucia è molto venerata, sia dalla Chiesa cattolica che da quella luterana. – Trattiamo gli altri come vorremmo essere trattati noi e si compie quasi un miracolo: nasce una umanità nuova. Lo spostamento della festa al periodo estivo, deciso fin dal 1794, fu una diretta conseguenza dell'estrema rigidità climatica della zona e delle oggettive difficoltà che s'incontravano nello svolgimento della processione lungo l'impervio viottolo, solitamente innevato e ghiacciato, che in meno di due chilometri congiungeva l'abitato di Rocca di Cambio con la chiesa di Santa Lucia. Lucia viene così condannata a morte. La vera storia di Santa Lucia. 1480, Martirio di santa Lucia, Domenico Veneziano, Martirio di santa Lucia, anonimo olandese, Madonna con Bambino con santa Lucia, Francesco Vanni, Martirio di santa Lucia, Pieter Paul Rubens, Geminidi: le stelle cadenti di Santa Lucia, Amici Di Santa Lucia: Sul Ritorno Definitivo Del Corpo Di S. Lucia A Siracusa, In Sicilia le spoglie di Santa Lucia arrivate da Venezia, Siracusa, Il corpo della Patrona, esposto nella Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, sarà visitabile fino all'Ottava, Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, Osservando le stelle di Santa Lucia al Castello di Brescia, Dove vedere le stelle cadenti di Santa Lucia: Geminidi, Stelle cadenti d'inverno: pioggia di meteore a Santa Lucia in concorrenza con la Superluna, L’asteroide Phaethon ci passerà accanto il 16 dicembre, Geminidi 2017, quando e dove guardare le stelle cadenti di Santa Lucia, Siracusa, stelle cadenti per Santa Lucia. Lucia ammette e ribadisce la sua fede, irremovibile anche sotto tortura, affermando che la sua forza viene non dal corpo, ma dallo spirito. Il pretendente, vedendo la desiderata Lucia privarsi di tutti gli averi ed essendo stato rifiutato da quest’ultima, volle vendicarsi denunciandola come cristiana. Attestata dalla testimonianza scritta di un testimone oculare è invece la fine miracolosa della carestia dell'anno 1646 in Sicilia. Alla fine del percorso la processione si ferma nella piazza principale del paese, dove la bambina scende dalle spalle dell'uomo che la trasportava, si inchina dinanzi al popolo, i buoi vengono sciolti, i giudei si disperdono, e nel paese hanno inizio i festeggiamenti che si concludono con la processione di un simulacro argenteo di Lucia risalente al 1666. Il poeta Dante Alighieri nel Convivio dichiara di aver subito da giovane una grave malattia agli occhi miracolosamente sparita dopo aver a lungo pregato la Santa. Anche qui Dante personaggio, per influsso senz'altro del Dante autore e uomo a lei "fedele", accenna ancora una volta alla luminosa bellezza degli occhi Altre tradizioni religiose festeggiano la luce in periodi vicini al solstizio d'inverno come ad esempio la festa di Hanukkah ebraica, che dura otto giorni come le celebrazioni per la santa a Siracusa, o la festa di Diwali celebrata in India. Infatti la tua fede ha giovato a tua madre ed ecco che è divenuta sana. Maria, Beatrice, Lucia sono le tre donne che hanno permesso, per volere divino, questo cammino di redenzione al personaggio Dante, ma tra di esse, la vergine siracusana rappresenta per il sommo poeta, l'ineludibile anello di congiunzione Com’è nata questa tradizione? A differenza della classica iconografia che rappresenta i martiri in piedi, il Simulacro Belpassese raffigura la Santa seduta su un trono Barocco con indosso una veste rossa (il colore che ricorda appunto il martirio) e con in mano i simboli che la contraddistinguono: la Palma del Martirio ed un piattino su cui sono deposti gli occhi di Lucia. Il fatto che Santa Lucia sia considerata la protettrice degli occhi deriva probabilmente da una tradizione popolare che fa derivare il suo nome da lux, cioè luce, e infatti non a caso prima della riforma del calendario gregoriano il 13 dicembre, giorno in cui si celebra la Santa, coincideva con il … Entrambi i fatti si verificano nel giro di pochi anni. Oltre alla tradizionale processione e festa del 13 dicembre, si tiene, in periodo estivo (la seconda domenica di agosto) una festa che rievoca il martirio della santa. In paese la festa si protrae per tre giorni con spettacoli pirotecnici, canti folcloristici e sfilate nei tipici costumi abruzzesi. Al constatare l'avvenuta guarigione di Eutychia, mentre facevano ritorno a Siracusa, Lucia esternò alla madre la sua ferma decisione di consacrarsi a Cristo, e di donare il suo patrimonio ai poveri. Una ricostruzione storica, questa della traslazione a Metz delle reliquie di Lucia, suffragata da una fonte certa, gli Annali della città dell'anno 970 d. C. scritti da Sigeberto di Gembloux (1030-1112), uomo di chiesa e cronista considerato tra i più importanti e attendibili storici medievali. Il culto giunse anche in Inghilterra, dove venne festeggiata fino alla Riforma protestante con una giornata in cui non era concesso lavorare, e nella chiesa Greca, dove san Giovanni Damasceno stesso ne compose la liturgia. La vera storia di Santa Lucia, secondo la leggenda nata a Verona ... in poi è rimasta la tradizione il 13 dicembre di portare in chiesa i bambini per ricevere una benedizione degli occhi. Sopportò il supplizio sotto il consolato di Pascasiano che aveva i baffi di argento e ululava come un cane da guardia. Storie belle… per vivere meglio Gli occhi di Santa Lucia. Il culto della santa avrebbe subito una pausa, perché l'abbazia venne pian piano abbandonata dai monaci ma ritornò in auge dopo che un frate francescano, aiutato da un medico, si introdusse di notte nell'abbazia e aprì il simulacro di cera per studiare le reliquie in essa contenute. Le sue spoglie mortali sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia. Quando la quaglia si posò sul soglio episcopale, una voce annunciò l'arrivo al porto di un bastimento carico di frumento. Lucia è una giovane donna di una buona famiglia, fidanzata ad un concittadino e destinata ad un buon futuro di moglie e madre. Santa Lucia viene sempre rappresentata cieca, a simboleggiare le torture subite dalla martire, ma da cui deriva anche la leggenda che un uomo, innamorato di lei, le abbia chiesto gli occhi in dono. Nel 1279, il mare mosso capovolse le barche che si muovevano per omaggiare Lucia e da allora, morti alcuni pellegrini, si decise di trasferire le reliquie nella Chiesa di Cannaregio, che venne intitolata alla santa. Dante, raggiunta la pienezza della sua ascesa, associa questa volta significativamente Una leggenda narra che la giovane Lucia fosse amata da un ragazzo che, abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi, glieli abbia chiesti in regalo. Allora Lucia ed Eutychia si recarono in pellegrinaggio al sepolcro di sant'Agata, catanese martire nel 251, pregandola di intercedere per la guarigione. Questa interpretazione religiosa della personalità storica della vergine siracusana, quale santa che illumina il cammino dell'uomo nella comprensione del Vangelo e nella fede in Cristo, risale già ai primi secoli della diffusione del suo culto. LA STORIA DI SANTA LUCIA Santa Lucia nacque in una nobile famiglia di Siracusa, in Sicilia. Tutti i bambini conoscono la storia di Santa Lucia, e ve la racconterò in quanto è molto toccante e per i Cristiani la Santa rappresenta la protettrice delle malattie degli occhi.Lucia nacque a Siracusa nel 283 d.C in una famiglia ricca e nobile, ma all'età di 5 anni perse il padre e con la madre decise di dedicare la propria vita a Gesù, facendo voto di povertà e castità. Esiste anche un dolce che si chiama “Occhio di Santa Lucia” sono dei taralli dolci pugliesi, qui la … Fin qui la storia arricchita da elementi della fede cristiana. Domenica 13 dicembre 1646, una quaglia fu vista volteggiare dentro il Duomo di Siracusa durante la Messa. Si tramanda l'esistenza di un'antica Chiesa ubicata nella contrada Cubisia precedente al XVI secolo dedicata alla vergine e martire siracusana. «Memoria di santa Lucia, vergine e martire, che custodì, finché visse, la lampada accesa per andare incontro allo Sposo e, a Siracusa in Sicilia condotta alla morte per Cristo, meritò di accedere con lui alle nozze del cielo e di possedere la luce che non conosce tramonto.». La storia di Santa Lucia Siamo nel IV secolo, in Sicilia, a Siracusa. Santa Lucia si festeggia ogni anno il 13 dicembre ma pochi sanno la sua storia e come sia diventata il simbolo del coraggio femminile. Nell'ambito della tradizione letteraria propriamente detta, la figura della santa ispirò Dante Alighieri. BATTAGLIA ARCIVESCOVO DI NAPOLI, DALLA GROTTA DI BETLEMME UNA SFIDA DI FRATERNITA’ UNIVERSALE, QUATTRO NUOVI PANNELLI TURISTICI NEL CENTRO STORICO, ANTONIA ACCORINTI SI E’ SPENTA SERENAMENTE, COMUNICAZIONE DATI COVID-19 COMUNE TROPEA, NEL PRESEPE LE NOSTRE RADICI E IL NOSTRO FUTURO, LA PAROLA AD ANDREA, LIBERO CITTADINO TROPEANO. Il culto di santa Lucia venne introdotto nella città di Savoca nel XV secolo, ad opera dei frati domenicani, che nel 1456, accanto al loro convento, eressero una monumentale chiesa dedicata alla martire siracusana. Antecedentemente all'introduzione del calendario gregoriano (1582), la festa cadeva in prossimità del solstizio d'inverno (da qui il detto "santa Lucia il giorno più corto che ci sia"), ma non coincise più con l'adozione del nuovo calendario per una differenza di 10 giorni. La festa in onore della Patrona culmina nei tredici giorni precedenti il 13 dicembre con la "Tredicina" (una tradizione che vede i Fedeli alzarsi alle 5 del mattino per andare in chiesa a recitare una particolare preghiera e sentire la Messa dell'Aurora) e che vede l'apice massimo nei giorni 8, 12, 13 e 14 dicembre, prima con le Cantate dei Giovani Cantanti dei vari quartieri del paese e poi la tradizionale "Spaccata dei Carri" la notte del 12 dicembre, seguita dalla notte di Veglia e dall'uscita Trionfale del Simulacro e delle Reliquie della Santa intorno alle 11 del mattino del 13 dicembre, salutata dalle migliaia di fedeli. Attorno alla bambina, che impersona Lucia, molti personaggi che cercano di tentarla. – Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita (Gesù nel vangelo di Luca, 21, 19). Lucia, che era una devota cristiana, trascinò la madre fino a Catania, per chiedere a Sant’Agata di guarirla. via degli Orti 15 – 89861 Tropea (VV) Ancora oggi il quadro si ritiene miracoloso. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. E ancora, nel 2º regno oltremondano, il Purgatorio, santa Lucia è creatura umana, materna nel prendere Dante assopito, dopo un colloquio con illustri personaggi in una località amena (la "Valletta dei Principi"), ed a condurlo alla porta d'ingresso del Purgatorio: «Venne una donna e disse: I' son Lucia lasciatemi pigliar costui che dorme; sì l'agevolerò per la sua via». Il nome “ Lucia ” deriva dal latino Lux, che significa “ Luce “. Gesù ci avverte: «Nella vostra pazienza guadagnerete le vostre vite!» (Lc 21, 19). Solo con il ripristino del Governo della Chiesa, dopo la caduta di Napoleone, mercanti e ambulanti si riattivarono per individuare un nuovo luogo dove poter continuare l'attività della fiera, che fu individuato sotto il portico della Basilica di Santa Maria dei Servi, ovvero la chiesa dove fu trasferita l'effigie votiva di Santa Lucia dopo la chiusura di quella di via Castiglione. Lucia torna a Siracusa e trova la mamma guarita. La madre di Lucia, Eutychia, da anni ammalata di emorragie, aveva speso ingenti somme per curarsi, ma nulla le giovava. Tale detto fu coniato verosimilmente in un periodo di poco anteriore alla riforma del calendario introdotta da Papa Gregorio XIII nel 1582, con cui veniva colmata la sfasatura tra calendario civile e quello solare che aveva portato a coincidere il solstizio d'inverno con il 13 dicembre. nel Paradiso, Dante personaggio su indicazione di S. Bernardo, la rivede nel primo cerchio dell'Empireo, accanto a sant'Anna e a san Giovanni Battista, nel trionfo della Chiesa da lei profetizzato durante il martirio: «Di contr' a Pietro vedi sedere Anna, tanto contenta di mirar sua figlia che non move occhio per cantare osanna. All'alba del 13 dicembre, lungo l'itinerario verso la chiesa di Santa Lucia viene collocata una batteria di fuochi che precede la processione dei fedeli, i quali recano candele o bengala a simboleggiare la luce della Martire che pervade il buio della notte. Le prime testimonianze documentate della festività per santa Lucia risalgono al 12 dicembre 1666 quando una solenne processione partita dalla Chiesa Matrice di Aci Catena raggiunse la chiesa dedicata a Santa Lucia per l'arrivo della preziosa reliquia del dito di Santa Lucia destinata ad essere incastonata nel petto del nuovo simulacro. L'origine della devozione verso santa Lucia può essere ricondotta al fatto che una leggenda narra che la Santa si sia fermata a riposare sotto un ulivo durante il viaggio da Siracusa a Catania e alla data della fondazione della città.