Come segno della sua alta dignità porterà una bacchetta dorata ed avrà nella corte il primo rango. B. Anche quando muta il magister operis o il protomagister, o quando i comitati o le iniziative sporadiche sembrano sovrapporvisi, rimane l'unità data dall'opera d'un architetto che noi non più vediamo, o da un disegno o da un modello fondamentale. L'architetto nell'età medievale e moderna. Disc. Il Contest è aperto a tutte le classi delle scuole secondarie di I° e II° grado della Regione Veneto. architetto. di G. Ora, ammettiamo pure che gli architetti romani fossero anzi tutto dei provetti ingegneri, padroni assoluti dei tradizionali sistemi costruttivi e di tutti gli espedienti tecnici in uso presso di loro; ma, senza dire che anche la forma scheletrica di un edificio è sempre un'opera d'arte, specialmente se la sua concezione spaziale risponde a determinati principî di euritmia, non possiamo immaginare che essi creassero soltanto scheletri di edifici e non edifici completi, per lo meno nelle loro linee essenziali. Chipiez, Hist. Il termine architetto, derivato nelle lingue occidentali dal latino, è di origine greca: ἀρχιτέκτων (pronuncia architéktōn), parola composta dai termini ἀρχή (arché) e τέκτων (técton) che significa "ingegnere", "capo costruttore", "primo artefice" o proprio "architetto". ( anche con riferimento a donna ; non com. Ne risulta così lumeggiata, nella sua intima essenza, tutta l'architettura medievale. 286. Infatti, senza entrare nella spinosa questione della definizione dell'arte, è innegabile che certe costruzioni di carattere pubblico e militare, come per esempio i ponti e molte opere di fortificazione, siano spesso vere opere d'arte, intese nel senso più strettamente estetico della parola. Questo predominio della scuola nell'educazione dell'architetto si accentua nel sec. Accanto a questi corsi ufficiali v'è una scuola privata, l'École spéciale d'architecture, che dà un dipoloma dopo tre anni di studî ed è anch'essa completata dal tirocinio pratico presso architetti che esercitano la professione. ; E. Caillemer, in Daremberg e Saglio, Dictionn. - Tecnica di produzione del vino e relativa industria; più in partic., la disciplina che studia la preparazione e conservazione dei vini, il modo di correggerne i difetti e sim Enologia: Studio e tecnica di produzione e invecchiamento del vino. (1925); G. Giovannoni e P. D'Achiardi, L'educazione architettonica in Italia nel passato, nel presente, nell'avvenire, relazioni all'International Congress of architectural Education, Londra 1924; C. Boito, Questioni pratiche di Belle Arti, Milano 1893; id., Condizioni presenti dell'Architettura in Italia, in Nuova Antologia (1890); A. Louvet, L'Art d'architecture et la profession d'architecte, Parigi 1910; Atti dei Congressi internazionali degli Architetti; G. Giovannoni, Architetti e studi d'architettura in Italia, in Rivista d'Italia (1916). Come si formavano gli architetti antichi? Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: Scarti di lettere con resto non consecutivo: Iniziano con "architetto": architettonica, architettonicamente, architettoniche, architettonici, architettonico. In Grecia, il lavoro di professionisti, che spesso venivano dall'esercizio della scultura, produce l'accuratezza dei particolari, la fedeltà a tipi costruttivo-decorativi lentamente formatisi. (f. -a) Chi predispone i progetti per la costruzione di edifici e di opere d’architettura in genere, e ne dirige e amministra l’esecuzione;... architettare v. tr. E provvedimenti analoghi, come si è accennato sopra, prese in seguito Costantino. ARCHITÈKTON comp. Traduzioni in contesto per "architetto" in italiano-inglese da Reverso Context: Pensavo rappresentasse l'importanza dell'architetto. Architettonico (Braccio). La durata dell'insegnamento ha un minimo di 4 o 5 anni, e al suo termine dà diritto a un diploma ufficiale, che è titolo di prim'ordine per l'ammissione negli uffici e anche per l'esercizio della professione, la quale tuttavia è libera. Si è tolta importanza ai teorici, i quali mai come in questo tempo sono stati lontani dalla vita: sia i teorici del simbolo, come S. Paolino, od Onorio d'Autun, o il vescovo Durand, che volevano trarre schemi architettonici da concetti liturgici, sia i teorici della geometria, i delineatori di quegli astrusi intrecci di figure fondamentali di cui troviamo traccia nei disegni di Villard de Honnecourt o in quelli, più tardi, del Cesariano. Approssimativamente come oggi. Ma evidentemente gli ordinamenti legali non possono non tener conto di uno stato di fatti e di conoscenze tenacemente radicato, né precedere una preparazione che è in corso, ma che per il momento è ancora in embrione. Tuttavia le opere di edilizia civile che presentano un rilevante carattere artistico e il ripristino degli edifici contemplati dalla legge 20 giugno 1909 per le antichità e le belle arti sono di spettanza della professione di architetto; ma la parte tecnica ne può essere compiuta tanto dall'architetto quanto dall'ingegnere". [t.] E in Sidon. Artefice. Gli artisti della decorazione interna o esterna, i pittori, gli scultori, i musaicisti, gli stuccatori, i costruttori di mobili, di arazzi, di stoffe che ancora nel Settecento collaboravano con gli architetti, recando nell'opera complessiva la varietà nell'unità e dando a ogni elemento d'arte la funzione architettonica, o hanno visto quasi chiudersi il campo della loro attività individuale, ovvero hanno distaccato completamente la loro arte, come hanno fatto i pittori e gli scultori producendo opere isolate, fatte per le esposizioni, indipendenti dall'ambiente. Quando nel Quattrocento s'inizia un nuovo mirabile italianissimo periodo, che cerca di portare le forme antiche a funzione di vita nuova, gli ordinamenti professionali non mutano sostanzialmente; soltanto si accentua il distacco tra l'aristocrazia di alcuni architetti maggiori e l'opera degli artefici della costruzione spicciola o della decorazione, i primi dei quali intendono il Rinascimento in modo organico nei concetti di spazî e di proporzioni, gli altri nella ricerca del piccolo particolare preziosamente lavorato. Enologia significato etimologico. La vera e propria architettura che prima fiorì nel mondo greco, inteso in senso lato, fu la minoica, che è preellenica e non greca, e che, d'altronde, riflette l'influenza delle architetture orientali e rivela, al pari di queste, una complessità di compiti che, per parecchio tempo, non si riscontra nel mondo greco propriamente detto, in quanto cioè agli architetti non spettava soltanto di preparare e di dirigere la costruzione di singoli edifici, ma altresì di tracciare i piani regolatori forse d'intere città, comunque di conformare a questi piani le loro costruzioni e di coordinarle tra di loro. Dall'aneddoto poi dell'architetto macedone Dinocrate, che proponeva ad Alessandro il Grande di fondare una città sulla palma della mano di una immensa statua ricavata dal monte Athos, risulta che anche in quei tempi esistevano architetti dalla fantasia molto fervida, e che di simili voli di fantasia fossero capaci anche professionisti rispettabili, qual era certamente lo stesso Dinocrate, se, nonostante quella stravagante idea, Alessandro non disdegnò di valersi altrimenti della sua opera e di affidargli la direzione dei lavori per la fondazione di Alessandria. E, d'altro canto, non c'è ragione di supporre che l'ufficio escludesse l'arte.
Uomo Bilancia Indeciso In Amore, Tra le personalità che hanno portato questo nome ricordiamo Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, il famoso architetto Bernini e Don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, noto per la sua scuola e per le sue idee pedagogiche. Etimologia dal nome di Dedalo mitico scultore e architetto greco. Significato, origine e diffusione del cognome Michielotto. : H. Brunn, Geschichte der griech. Scopri il significato di 'architetto' sul Nuovo De Mauro, il dizionario online della lingua italiana. nel 2008, detti Veneziani), capoluogo di regione e di provincia. La famiglia degli architetti si ritrova così e si riunisce nella nuova vita italiana, e s'avvia verso i nuovi compiti professionali ed artistici, che, con la diffusione nel paese d'una coscienza architettonica, oggi ancor torpida, con l'approfondirsi della cultura degli architetti, con la regolamentazione dei pubblici concorsi, con la formazione di ruoli di architetti negli uffici statali e comunali, con l'attivazione dei rapporti con le arti decorative, daranno all'Italia nuovamente quella posizione dominante nell'architettura che nei tempi passati le hanno conferito, talvolta la serrata organizzazione, talaltra la libera genialità dei suoi architetti. Fonte: etimo.it Ho incontrato di recente un libro in cui ho trovato scritte queste Parole “Vi è la ricerca di un significato dell’abitare il corpo, dell’aspetto somatico, “creaturale” dell’essere umano,… ARCHITETTO (dal gr.
Significato. IX; J. Burckhardt, Geschichte der Renaissance in Italien, 4ª ed., Stoccarda 1904, cap. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). A Roma, l'organizzazione quasi militare e di maestranze guidate da abilissimi capi porta alla grande architettura spaziale, meraviglia d'equilibrio, di slancio, di disciplina e di scienza costruttiva. Concepire il disegno di una costruzione secondo le leggi dell’architettura e curarne l’esecuzione: architettare un palazzo, una chiesa; tutti gli... L'architetto nell'età medievale e moderna. Questo risulta in modo chiaro per l'Egitto, ove, per esempio, una vera dinastia di architetti, di padre in figlio, si è succeduta ininterrottamente per ben ventidue generazioni. Di qui la teoria di una netta permanente distinzione tra l'ingegneria e l'architettura propriamente detta; la quale teoria poi ha influito sulla formulazione di un'altra teoria: quella della netta distinzione fra la tradizione costruttiva romana e l'architettura formale esteriore, di facciata o di rivestimento che dir si voglia. Usando "architetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * totano =, Usando "architetto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ateo =, Intrecciando le lettere di "architetto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno =. Tale costumanza è tanto ovvia, che, con ogni probabilità, dovette essere seguita dappertutto. 26 ottobre 2001 n. 430 In Germania invece sono i politecnici che in una loro speciale sezione formano gli architetti. Di pari passo con la definizione degli studî si sta avviando in Italia quella del titolo e della carriera professionale, l'uno e l'altra finora incerte e confuse. di HABERE, avere), che nel senso proprio vale continuare ad avere, ma più comunemente Aver consuetudine in un luogo, Abitarvi. architetto: [ar-chi-tét-to] s.m. E che in realtà nella maggiore considerazione siano stati tenuti gli architetti di grande distinzione è provato dagli esempî cospicui di Rabirio, Apollodoro di Damasco, Alipio di Antiochia, e dal fatto che ad essere architetto ambì perfino un imperatore: Adriano. Nelle recenti sue ricerche il Briggs ha a tal riguardo ritrovato numerosi nomi di architetti, pur sotto la modesta denominazione di aedificator o protomagister o maître maÃ¥on. arch., n. s., VI, p. 101; G. Perrot e Ch. ς, καὶ ὁ ἄρχων τῶν τεκτόνων); e neppure a riguardo degli architetti romani, perché, se similmente si prescinde dal nome e si guarda alle persone, non di rado contraddistinte da qualifiche speciali (machinatores, magistri e geometrae, per gli architetti veri e proprî, per lo meno in determinate epoche, perché in altre hanno avuto diverso significato; come aquileges per gl'ingegneri idraulici, libratores per i livellatori, mensores per gli agrimensori, ecc. Cosa vuol dire. Rispetto, poi, al mondo romano, è sembrato che si presentasse una certa analogia con quello che si credeva degli architetti assiri e babilonesi, ma che, come si è visto, non è esatto. fr., II, 6; Plut., An vitios. L'esercizio promiscuo dell'attività di architetto e di quella di appaltatore che va diffondendosi, per la illusione da parte dei clienti di rendere unica la responsabilità e semplice l'andamento dei lavori, e per il desiderio da parte degli architetti di maggiori guadagni, deve quindi ritenersi contrario ai suddetti principî e deve rigorosamente essere escluso. Egli riassume in sé tutta la competenza artistica e tecnica e studia l'opera in tutti i suoi particolari e a sé subordina tutta l'esecuzione dei lavori; compensato spesso lautamente con stipendî regolari o con beneficî (Bramante ad esempio era frate del piombo, cioè godeva di prebende sui bolli nella Curia pontificia), capo di una schiera, non più di artefici, ma di aiutanti di studio che lo coadiuvano nei disegni e nelle misure. E lo spirito dominatore dell'architetto in questo periodo che gli si offre così fervido di vita, affronta i problemi nuovi d'immensi edifici monumentali, di sistemazioni edilizie, di decorazione interna, e s'impadronisce della tecnica idraulica o meccanica, e nel campo estetico porta un nuovo virtuosismo nella ricerca della forma, tormentando le linee e tentando di trasferire la statica nella dinamica, quasi per distaccarsi dallo spazio e dalla materia. 9. Queste condizioni variano secondo i paesi. La conseguenza di questo inevitabile irrigidimento didattico è stata quella di distaccare sempre più l'architetto da quelle categorie di mezze figure professionali che fino allora gli erano vissute accanto e non di rado s'erano confuse con lui. Ma gli architecti Augusti, cioè gli architetti imperiali (denominazione che ai nostri orecchi suona alquanto pomposa), talvolta designati con le qualifiche speciali di architectus armamentarii imperatoris, architectus equitum singularium, architectus classis praetoriae, architectus ordinatus, non erano che dei semplici militi o, tutt'al più, dei modesti sott'ufficiali. : architetti) (professione) (architettura) professionista laureato in architettura, abilitato a predisporre progetti dell'ambiente costruito. Nell'Egitto e nella Mesopotamia sorgevano edifici monumentali, richiedenti l'opera di architetti espertissimi, quando ancora in Grecia l'architettura vera e propria non era neppure agli albori. Nel Cinquecento, infine, la vera figura professionale dell'architetto prevale trionfalmente. Egli lo incita a studiare Euclide, Archimede e Macrobio. Il capomastro, che sempre era stato l'autore delle opere minori e in esse aveva mantenuto la continuità della tradizione semplice, o sviluppando l'arte popolare, o innestandovi i portati dell'arte maggiore, è da allora divenuto un esecutore materiale. Nello stesso Egitto, poiché gli architetti provenivano dalla casta sacerdotale e l'architettura era spesso esercitata dai medesimi sacerdoti, è lecito ammettere che gli ambienti sacerdotali costituissero altrettanti centri d'insegnamento. Da un lato l'opera dei maestri che anticipa i tempi nella ricerca di nobili e grandi espressioni veramente classiche nel sentimento di dignità e di proporzione; dall'altro quella del minuto popolo dell'arte che riveste schemi architettonici ancora ibridi, o addirittura in ritardo, con una mirabile ornamentazione in rilievi eleganti e sottili. Il cognome Micheloni deriva dalla cognomizzazione del nome comune Michele, molto usato e venerato nel Medioevo perche considerato il principe degli arcangeli o Santo combattente nel cristianesimo. ; E. Schiaparelli, Relaz. Mommsen, Handbuch der röm Alterthümer, VII, i, p. 894 segg. Negli Stati Uniti d'America già il sistema inglese ha subito, dalla fine del secolo scorso, profonde varianti; e ormai circa 22 scuole professionali, diversissime come programma, ma alcune veramente importanti, sono sorte e dànno un'educazione scientifica molto sviluppata. Come si vede tale delimitazione ufficiale è ancora necessariamente ibrida, ben lontana, per esempio, da quella che vige in Inghilterra ove tutta l'edilizia civile è campo dell'architetto; in essa appare ancora la sopravvivenza del concetto che considera l'architetto solamente fatto per i temi monumentali e non per quelli della vita ordinaria, e di quello che vede possibile lo sdoppiamento della parte artistica e della tecnica. Nel periodo immediatamente successivo la figura dell'architetto aulico è rappresentata da quel Ciriade ricostruttore della basilica di S. Paolo, a cui si dà il titolo di Vir clarissimus, comes et mechanicus, ovvero di professor mechanicus (lettere di Simmaco al tempo di Valentiniano II e Teodosio, anni 384-387); o meglio da colui al quale Cassiodoro (Variae, II, 39; VII, 5) si rivolge per determinarne le funzioni nelle opere della corte. Trova essa la sua sede nelle nascenti accademie, come in Italia quella di S. Luca a Roma e la Clementina a Bologna, in Francia l'Académie d'architecture fondata nel 1671 e la Scuola di Roma voluta dal Colbert. XIX in rispondenza agli enormi progressi della scienza e della meccanica, e in seguito al complicarsi delle esigenze che l'architettura pratica è chiamata a soddisfare, cioè allo svilupparsi di condizioni che richiedono una preparazione positiva di studio che non può aversi più nell'empirismo professionale; e, d'altro lato, tale predominio è richiesto anche dall'arte architettonica, che, nell'affievolirsi del senso stilistico, non è più un naturale linguaggio, ma formula spesso artificiosa, sia che segua le norme neoclassiche, sia che tenti altre vie nuove od antiche (v. architettura). Ma, data la preminenza probabilmente anche dell'elemento direttivo locale (comunque, della locale tradizione costruttiva) nelle più caratteristiche tra le opere architettoniche di Roma, si spiega come, una volta affermatasi l'architettura romana con le sue peculiarità specifiche, fosse inevitabile che anche gli architetti provenienti dalla Grecia dovessero adattarsi all'ambiente che li ospitava e subirne gli ammaestramenti. 6 del d.P.R. Architetto - S. m. Dal gr. Quelle dei professionisti di maggior distinzione non devono essere state punto disprezzabili: dalla testimonianza di uno scritto attribuito a Platone (Anterast., p. 135) si ha notizia che in Grecia gli architetti non erano molto numerosi e che quindi bisognava compensarli con onorarî alquanto elevati; e a questa notizia relativa alla Grecia fa riscontro, per Roma, il rimprovero di troppa avidità che Vitruvio muove ai colleghi del suo tempo. Cu., G. G. - E il Ruskin scioglie un inno a questi metodi e dice che solo per essi può aver vita l'architettura. A prescindere dai dirigenti le grandi opere edilizie, certo è, per esempio, che in due pubbliche amministrazioni si trovano architetti: nella militare e in quella delle acque. Ciò che invece avrebbe una straordinaria importanza sarebbe l'accertamento del principio che l'architettura di stato fosse un ufficio accessibile soltanto a cittadini romani, non importa se militari o civili; perché, data la quantità e la grandiosità delle costruzioni romane d'iniziativa statale, quando risultasse in modo sicuro che queste costruzioni non avessero potuto essere ideate e dirette se non da architetti cittadini romani, non potrebbe non saltare agli occhi l'infondatezza dell'opinione che Roma dovesse tutte o quasi tutte le sue opere edilizie ad architetti greci. Principî e teorie che non si possono accettare a occhi chiusi. ἀρχιτέκτων, letteralmente "capocostruttore"). Con una vasta preparazione artistica e di studî stilistici e storici ivi si completa, in corsi quinquennali, lo studio scientifico e tecnico, che come svolgimento è quasi sempre distinto da quello degli allievi ingegneri. - Le condizioni sociali e la posizione professionale dell'architetto, la sua preparazione culturale e pratica, le sue relazioni con gli artefici da un lato, coi pubblici o privati committenti dall'altro, hanno sempre avuto importanza per la produzione architettonica dei varî periodi. ), si può dedurne che le rispettive funzioni fossero abbastanza nettamente definite. La legge 24 giugno 1923 sulle professioni d'ingegnere e d'architetto, e il relativo regolamento approvato con r. decreto 23 ottobre 1925, stabiliscono che i due titoli professionali spettino a coloro soltanto che ne conseguono i diplomi di laurea negl'istituti d'istruzione superiore, salvo talune disposizioni transitorie che consentono d'iscrivere nei relativi albi coloro i quali possano dimostrare all'atto dell'applicazione della legge di aver lodevolmente esercitato per un certo periodo ed acquistato la necessaria cultura. Architettura: (di edificio) struttura, forma, composizione. interviene per ammettere mediante titoli o esami i giovani architetti tra i proprî membri, sostituendo così una selezione di constatazione ad una per diploma. C. Boito, Architettura del Medioevo in Italia, Milano 1880; id., Il Duomo di Milano, Milano 1889; L. Fumi, Il Duomo d'Orvieto, Roma 1891; A. Gatti, La basilica petroniana, Bologna 1913; P. Egidi, Carlo I d'Angiò e l'abbazia di S. Maria della Vittoria, Napoli 1910. Che poi gli architetti romani siano riusciti più originali nella concezione d'insieme che nella decorazione, è un fatto di secondaria importanza; che per gli elementi decorativi prendessero a prestito motivi già esistenti nell'arte greca o che addirittura si giovassero della collaborazione di artisti greci, poco importa; che l'esecuzione materiale d'alcune parti venisse affidata a talune categorie di maestranze specializzate e quelle di altre ad altre (con la specializzazione delle maestranze si connette l'esistenza di corporazioni, o collegi, che tanta importanza ebbero nella formazione delle tradizioni tecniche), è cosa che riguarda il principio, universalmente osservato, della distribuzione del lavoro; e, finalmente, che l'esecuzione di molte opere pubbliche fosse data in appalto non significa che i redemptores si dovessero occupare anche dei progetti o che non lavorassero sotto la direzione degli stessi architetti che i progetti avevano disegnati e preparati. Vi hanno gran parte le maestranze di artefici, che nei monumenti minori lavorano da sole, applicando un repertorio di schemi e di tipi ed imprimendo ad ogni elemento decorativo un carattere individuale; e da questa organizzazione, come anche dalle discontinuità dei lavori che si trascinavano per lunghi periodi tra interruzioni e riprese, deriva quell'inimitabile carattere di varietà e d'irregolarità pur nell'unità architettonica; ma nei lavori maggiori ritorna la figura superiore dell'architetto, che progetta e dirige e che accoppia l'elevata cultura con le nozioni tecniche acquistate sperimentalmente nei cantieri. ; J. Marquardt e Th. Per qualche tempo l'architettura è rimasta ancora unita e confusa con l'ingegneria; poi, aumentati a dismisura i campi di azione di questa, reso sempre più arduo e complesso il bagaglio scientifico occorrente per la costruzione, i due insegnamenti e le due professioni hanno cominciato a separarsi: separazione nettissima nei paesi anglosassoni, più o meno profonda negli altri. Vedi p. es. Solo in alcuni politecnici esistevano delle scarne sezioni per allievi architetti, che portavano ad una specializzazione negli ultimi tre anni di corso. Di qui la necessità di provvedimenti speciali per sopperire ai bisogni nei momenti in cui questi d'un tratto tornavano a farsi sentire. Talvolta, è vero, l'unità direttiva anche da noi sembra sommergersi nei comitati consultivi che decidono su varie questioni, o nei concorsi per taluni elementi, come capitelli, porte e finestre; ma in realtà si tratta più che altro di complicazione formale e accessoria che non turba la continuità di un pensiero architettonico essenziale e dominante.

Il prefetto ordinò che fosse messo su una graticola rovente dove subì il martirio a fuoco lento! Scopri il significato di 'architettore' sul Nuovo De Mauro, il dizionario online della lingua italiana. Ma ciò non toglie che quell'opinione sia contraddetta dall'esplicita testimonianza di Vitruvio, quando afferma, almeno per l'epoca a lui anteriore, che anche tra i cittadini romani si erano avuti grandi architetti, tra cui Cossuzio; non solo, ma contraddetta altresì dall'esempio pratico di Vitruvio medesimo, istruttivo pure a questo riguardo, in quanto è lecito supporre che non sia stato infrequente il caso d'ingegneri militari che, al pari di lui, divenuti liberi cittadini, si fossero dati al libero esercizio della professione di architetto e fossero anche stati adibiti in opere pubbliche. Archi) e TÈK-TON architétto lat. nel 2008), capoluogo di provincia e della regione, situato a un’altezza media di 50 m s.l.m., all’estremità sud-orientale di un bacino intermontano, percorso dall’Arno, nel quale sorgono altre due importanti città: Prato e Pistoia. [Cont. TAKSH fare, comporre, dell'edifìcio e presiede alla sua costruzione. Colui che esercita l'architettura, che è perito dell'arte di fabbricare, che fa le piante o disegni degli edificii, e ne dirige l'opera. Esiste un diploma, obbligatorio per gli architetti funzionarî dello stato. Ed ecco, in rispondenza a queste cause che dànno alla produzione carattere individuale e compatto, l'architettura divenire unitaria e regolare, perdere l'aspetto regionale per elevarsi a stile nazionale, che presto invaderà il mondo con una diffusione meravigliosamente prepotente. enologìa s. f. [comp. Mentre questi concetti si concretano e le suddette definizioni stabilite dalla legge cominciano ad avere applicazione, nel nuovo ordinamento dello stato corporativo fascista il Sindacato degli architetti ha avuto il suo posto nella Confederazione Nazionale dei Sindacati Professionisti ed Artisti, accanto agli ingegneri e agli artisti, e sotto la sua egida sono stati posti varî enti di cultura, quali le Associazioni artistiche tra i cultori d'architettura.